Roma, uno spettacolare ascensore permetterà di visitare il Teatro Marcello: via al progetto da 12 milioni

Roma, da sinistra il progetto del nuovo ascensore e il sito del teatro Marcello

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Roma, uno spettacolare ascensore permetterà di visitare il Teatro Marcello: via al progetto da circa 12 milioni. Manca esattamente un anno alla fine della finestra operativa del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e la Capitale accelera per chiudere entro il 2026 una serie di interventi strategici. Tra le opere più attese ci sono la riqualificazione del Teatro di Marcello, della Torre dei Conti e delle cisterne delle Sette Sale al Colle Oppio: tre tesori archeologici da troppo tempo inaccessibili o dimenticati.

Si tratta di progetti significativi non solo per il valore storico e artistico, ma anche per la riconnessione tra i cittadini e il patrimonio della città, con interventi dal valore complessivo di 12 milioni di euro circa. Le opere sono già in fase di progettazione esecutiva e i cantieri partiranno entro l’estate.

Il Teatro Marcello, in particolare, sarà restaurato e verrà creato un ascensore interno per portare i visitatori al secondo piano degli stessi fornici.

Roma, Teatro Marcello: un ascensore nel cuore dell’antichità

Chiusa al pubblico dal 1929, l’area monumentale del Teatro di Marcello potrebbe tornare quindi finalmente accessibile. Il progetto, da 5,6 milioni di euro, prevede la riqualificazione dei fornici, gli archi in muratura che costituiscono la parte superstite dell’antica struttura romana.

Saranno installate pedane leggere, non invasive, che permetteranno di attraversare l’area camminando sulle antiche pavimentazioni.

Il cuore dell’intervento sarà un ascensore interno, progettato per collegare i due piani della struttura e offrire ai visitatori una nuova prospettiva sul teatro e sull’area circostante. L’obiettivo è trasformare un luogo finora chiuso in uno spazio vivo, integrato nel tessuto urbano e accessibile anche a persone con mobilità ridotta.

Torre dei Conti: un caffè con vista sui Fori Imperiali e Roma

Anche la Torre dei Conti, uno dei simboli meno valorizzati del centro storico, sarà al centro di un’importante operazione di restauro e rifunzionalizzazione. L’edificio medievale, situato a Largo Corrado Ricci, sarà completamente svuotato: i cinque solai realizzati nel corso dei secoli verranno demoliti per lasciare spazio a una nuova configurazione su tre livelli.

Con un investimento di 6,9 milioni di euro, nasceranno un’aula studio al primo piano, un centro espositivo al secondo e una caffetteria panoramica al terzo, con vista sui Fori Imperiali. Largo Corrado Ricci verrà inoltre pedonalizzato, creando un nuovo spazio pubblico nel cuore del centro archeologico della città.

Le Sette Sale e gli altri cantieri archeologici

Un altro luogo a lungo dimenticato è la cisterna delle Sette Sale, al Colle Oppio, che tornerà accessibile dopo anni di abbandono. Questo imponente serbatoio romano, che serviva le terme di Traiano, sarà recuperato e integrato in un percorso archeologico più ampio, rendendolo fruibile ai cittadini e ai turisti.

Nello stesso pacchetto di lavori rientrano anche il restauro dell’insula romana di Piazza Venezia, la riapertura dell’Antiquarium del Celio e il rilancio del Museo della Civiltà Romana, chiuso da undici anni. Tutti questi interventi sono previsti in consegna entro l’estate del 2026, termine ultimo per l’utilizzo dei fondi Pnrr.

Tram e mobilità: si aprono i cantieri delle nuove linee

Accanto alla valorizzazione del patrimonio storico, il Pnrr prevede interventi cruciali anche sul fronte della mobilità sostenibile. A settembre 2025 partiranno i lavori per il primo tratto della nuova tranvia Tva (Termini-Vaticano-Aurelio), finanziata parzialmente con i fondi europei. Si inizierà dal segmento tra Largo Giureconsulti e Porta Cavalleggeri.

Nel frattempo, entro l’estate verranno aperti i cantieri per tutti i lotti del tram su via Togliatti, infrastruttura attesa da decenni. Alcuni tratti sono già in fase avanzata, e anche in questo caso l’obiettivo è completare i lavori entro l’estate del 2026.

Un’occasione unica per Roma

Il conto alla rovescia è iniziato. I prossimi dodici mesi saranno decisivi per capire se Roma riuscirà a sfruttare appieno l’occasione offerta dal Pnrr. I cantieri in corso e quelli imminenti rappresentano una svolta storica per una città troppo spesso paralizzata dall’inerzia amministrativa.

La sfida non è solo tecnica, ma anche culturale: restituire alla cittadinanza spazi pubblici di inestimabile valore, promuovendo una nuova forma di fruizione del patrimonio urbano. Monumenti che da decenni vivono nell’ombra potranno tornare a raccontare la loro storia. Roma, questa volta, può davvero cambiare passo.