Roma, vengono scoperti a rubare nella metro: borseggiatori aggrediscono con sassate e un bastone la troupe di ‘Fuori dal coro’ (VIDEO)

Borseggiatori Metro B Roma

Borseggiatori sempre più fuori controllo a Roma. E sempre più senza alcun limite. Dopo il violento pestaggio ai danni di Simone Cicalone, accerchiato e aggredito il pomeriggio del 12 novembre alla fermata metro A Ottaviano da una decina di borseggiatori, ecco un’altra aggressione, stavolta ai danni della troupe di ‘Fuori dal Coro’, la trasmissione di Rete 4 condotta da Mario Giordano.

Borseggiatore armato di bastone

L’aggressione è avvenuta tre giorni fa, alla fermata della metro B Piramide. E insieme alla troupe di Mediaset c’era anche lui, Simone Cicalone. E, neanche a farlo apposta, c’erano pure i borseggiatori. Che, appena si sono accorti di essere ripresi, proprio mentre stavano compiendo l’ennesimo furto, hanno reagito con una violenza incredibile. Una donna è scesa sui binari, bloccando di fatto per qualche minuto la circolazione dei treni e prendendo dei sassi da lanciare verso la troupe e verso Cicalone ed Evelina, la videomaker.

Nel frattempo un uomo è andato verso le scale mobili e, da un lato, ha afferrato un lungo bastone. Ha iniziato a brandirlo come un’arma, cercando di colpire all’addome e alla testa Cicalone, tra le urla generali.

Il racket dei borseggiatori

Il fenomeno dei borseggiatori nelle metro a Roma è ormai diventato incontrollabile e incontrollato. Negli ultimi anni, complice l’arrivo dei latinos, furti e borseggi, anche violenti, sono aumentati a dismisura. E nella metro sono frequenti le risse, scatenate dagli stessi ladri. Chi sperava nella Polmetro deve fare i conti con la realtà. Che vede vincere i malviventi. Da aprile a oggi gli agenti hanno identificato 17.769 persone, di cui 6452 cittadini stranieri, 270 minorenni. E di questi ben 2073 avevano precedenti di polizia. Ma, a fronte delle centinaia di episodi che i cittadini lamentano, ci sono stati solo 47 persone arrestate e 45 denunciate. E nessuna di loro è in carcere o, se straniera irregolare, tornata nella propria patria. L’incidenza della percentuale di questo tipo di reati, lo dice il Viminale, è dell’80% di cittadini stranieri. E non si tratta di razzismo, ma di dati oggettivi.

“I borseggiatori sono organizzati al massimo. C’è chi decide chi ruba, chi deve essere derubato e quando. Vengono prese di mira le persone deboli e si crea un clima di insicurezza tra i cittadini. Il criminale non ha nulla da perdere. E quindi parte da una posizione di vantaggio. Io non ne faccio una questione di etnia, né di ceto sociale. Solo una grossa distinzione: onesti e disonesti. Ormai c’è paura a essere onesti e a dire la cosa giusta. E fa rabbia vedere questi qui girare poi con i macchinoni”, dichiara Cicalone.