Roma, via Achille Tedeschi perde il suo Commissariato: la rabbia dei cittadini

Roma, stop al Commissariato di Via Achille Tedeschi

Il Commissariato in via Achille Tedeschi non si farà più. La notizia è arrivata come un pugno nello stomaco per i cittadini del Tiburtino, ed è stata confermata nero su bianco il 29 maggio 2025 durante un incontro alla Sala Europa del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. A presiedere il tavolo, il Vice Capo Vicario della Polizia di Stato, Prefetto Carmine Belfiore. Proprio in quella sede, è stato annunciato che il progetto per un nuovo presidio in via Achille Tedeschi è stato definitivamente accantonato.

Una doccia fredda per residenti e commercianti, che da anni chiedevano un presidio stabile delle forze dell’ordine in un’area martoriata da furti, rapine e degrado urbano. E non solo: lo stop arriva nel momento peggiore, proprio mentre si annuncia l’apertura di un centro di accoglienza per senza fissa dimora, previsto sempre nel quadrante, già provato dalla presenza crescente di nomadi sgomberati dalla zona del Verano.

Il quartiere resta in balia di sé stesso: proteste in arrivo

Ad alzare la voce è Fabrizio Montanini, consigliere del IV Municipio e presidente del Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio. Da tempo, insieme ai cittadini, chiedeva l’attivazione del nuovo Commissariato nell’edificio dell’ex asilo di zona, oggi fatiscente e spesso occupato abusivamente.

Ma tutte le istanze sono cadute nel vuoto. “Le manifestazioni, le richieste in Municipio, le segnalazioni dei residenti: tutto ignorato”, denuncia Montanini, pronto ad annunciare nuove mobilitazioni. “Vogliamo capire chi ha preso questa decisione, perché, e come intendono garantire la sicurezza in un quartiere sempre più abbandonato”.

L’annuncio, tra l’altro, contrasta con altri progetti già avviati in città: da nuovi accorpamenti di Commissariati a strutture in via di potenziamento come la Questura di Roma e il Tecnopolo Tiburtino. Tutto tranne che il Tiburtino.

E così, mentre altre zone della Capitale vedranno nascere nuove sedi operative, il quadrante est della città resta senza risposte. E senza futuro.