Roma violenta, cadavere di un clochard ritrovato nel Tevere. Sospettato un punkabestia

Il cadavere di un uomo è riaffiorato ieri nel Tevere, e i Vigili del Fuoco sono intervenuti all’altezza di Ponte Sisto per recuperarlo. Il ritrovamento è avvenuto nel pomeriggio di sabato 18 luglio. Un passante che camminava sul lungotevere nei pressi di Piazza Trilussa ha notato una sagoma umana che galleggiava nell’acqua. Ha dato subito l’allarme chiamando il 112. Sono sopraggiunti i pompieri con le squadre di sommozzatori Sierra 1 e 2, e un’ambulanza. Quando i vigili hanno trasportato sulla riva il corpo, il cadavere era gonfio per la permanenza in acqua. Sul posto erano presenti anche gli agenti della Polizia di Stato e della Scientifica, che hanno svolto i primi rilevamenti e cercato di stabilire la dinamica dei fatti. Una volta terminate le verifiche sul posto, il cadavere dello sconosciuto è stato traferito all’obitorio e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’autopsia. E i sospetti sono subito ricaduti su un punkabestia già noto alle Forze dell’Ordine e alle cronache della Capitale.

Il presunto pluriomicida rimesso in libertà ha ucciso di nuovo

Nel frattempo la Polizia ha continuato ad indagare trovando un testimone oculare. Che avrebbe assistito a un litigio tra la vittima e un altro senzatetto metropolitano. Il quale è stato identificato dal testimone e dagli agenti. Si tratterebbe di Massimo Galioto, un punkabestia di 45 anni noto alle forze dell’ordine. Già accusato di aver ucciso nel 2016 lo studente americano Beau Solomon. E sebbene la Procura  avesse chiesto l’ergastolo, la Corte di Assise lo ha assolto. Ma stavolta qualcuno lo ha visto: dopo il pestaggio si è allontanato. Poi è tornato a prendere il cane che continuava ad azzannare quell’uomo. Queste le parole del testimone oculare come riportato da La Repubblica. Il testimone, un ragazzo di 21 anni stava correndo sul lungotevere. Quando si è fermato per prendere fiato  ha notato dall’altra parte del fiume l’accampamento dei senzatetto. Una persona stava seduta sull’argine mentre alle sue spalle è arrivato un uomo vestito di nero con un grosso cane bianco. E mentre  l’energumeno prendeva la vittima a calci e pugni e lo buttava a terra il cane lo mordeva alle gambe. La scena sarebbe avvenuta giovedì sera nei pressi di Ponte Sisto. Il ponte che collega Trastevere con la riva opposta.

Il punkabestia Galioto in carcere da giovedi. Finalmente pagherà anche per la morte di Solomon?

Grazie a questa testimonianza Galioto è stato tradotto in carcere. Ma nega tutto. Anzi, secondo la sua versione dei fatti si sarebbe fermato per assistere l’uomo che era già a terra. Ha cercato di scuoterlo con il piede per vedere se era vivo. Ma l’uomo che aveva ferite sul volto era già morto. A quel punto Galioto si è allontanato con il cane ed è stato fermato sulle scale. Alla scena avrebbero assistito un gruppo di persone che potrebbero confermare la sua versione.

Intanto in attesa dell’interrogatorio di garanzia il cadavere è stato identificato. Si tratta di Emanuel Stoica di 38 anni. Gli investigatori sono sicuri che l’aggressore sia Galioto. Ci sono video fatti da cellulari di altre persone che erano presenti e testimonianze che lo inchiodano. Oltre alle escoriazioni sulle mani del presunto omicida. La famiglia di Beau Solomon ha espresso la propria soddisfazione per questo arresto. Il 19enne americano era stato trovato morto nel Tevere dopo essere stato spinto. E i sospetti erano subito ricaduti sullo stesso Galioto. L’omicidio  accaduto il 30 giugno 2016, ha portato a processo il punkabestia. Che  però è stato assolto per non aver commesso il fatto. Speriamo che questa volta le prove siano sufficienti per inchiodarlo.

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