Roma, vivevano in un magazzino senza luce né acqua: sequestro a Tor Marancia

Roma, Polizia Locale a Tor Marancia

In un magazzino ATER trasformato illegalmente in abitazione di Roma, nel quartiere di Tor Marancia, vivevano quattro persone, tra cui due minori. I locali, nati per uso commerciale, erano stati adattati senza alcuna autorizzazione, in condizioni igienico-sanitarie al limite. All’interno, impianti elettrici collegati abusivamente alla rete rappresentavano un rischio concreto di incendio o folgorazione.

Il blitz è scattato nella mattinata di ieri, quando gli agenti dell’VIII Gruppo Tintoretto della Polizia Locale di Roma Capitale, insieme ai Carabinieri della Stazione San Sebastiano, hanno effettuato un sopralluogo in via Annio Felice. L’ispezione rientrava in un’operazione di controllo sugli immobili di proprietà pubblica. Tra questi, uno in particolare ha attirato l’attenzione: un locale adibito a magazzino e in parte a negozio era stato trasformato in una casa di fortuna, con letti, fornelli e persino un impianto elettrico artigianale.

Scoperti a vivere tra muffa e fili scoperti in un magazzino ATER

All’interno vivevano due adulti e due bambini di 8 e 15 anni, tutti di nazionalità peruviana. I tecnici ARETI, intervenuti per verificare la sicurezza degli impianti, hanno constatato l’allaccio elettrico irregolare e il pericolo immediato per gli occupanti. Le condizioni igienico-sanitarie erano gravemente compromesse, con muffa alle pareti, scarsa ventilazione e servizi igienici improvvisati.

Il locale è stato sequestrato, mentre l’intero nucleo familiare è stato affidato alla Sala Operativa Sociale del Comune di Roma, che si occuperà del loro reinserimento in un contesto protetto. Dell’accaduto è stato informato anche il Tribunale per i Minorenni, vista la presenza di due ragazzi in una situazione di rischio.

Questa operazione si inserisce nel piano di controlli interforze per il contrasto delle occupazioni abusive e per la tutela del patrimonio immobiliare pubblico. Un’azione che proseguirà anche nei prossimi giorni in altre aree sensibili della Capitale.

A Roma non si tratta di casi isolati: decine di immobili ATER risultano ancora oggi occupati senza titolo, spesso da famiglie in difficoltà. La risposta delle istituzioni è fondamentale, ma lo è anche un’azione sociale che eviti che interi nuclei siano costretti a vivere in queste condizioni estreme.