Romanord, il treno del terrore. “Abbiamo paura a utilizzarlo”

treni soppressi romanord

La ferrovia Romanord è la linea, della quale si parla spesso, che collega Viterbo. Civita Castellana e Rona Flaminio. E non se ne parla per la sua efficienza. E’ probabilmente la più disastrata del Lazio, persino più della Fl3, Roma Viterbo, e di quella che collega Ostia. Entrambe altrettanto disastrate. Ma forse non tanto come la Romanord, gestita dall’Atac. Questa Fase 2 su rotaia, insomma, non riparte. Il comitato pendolari di quella linea denuncia una serie di disservizi, aggravati dall’emergenza Covid. Su un orario extraurbano già ridotto ai minimi termini, denunciano, adesso iniziano a essere anche soppresse alcuen corse. Cosa che peraltro sta succedendo anche per le tratte urbane.

Romanord è utilizzata soprattutto da pendolari

Poiché la linea è utilizzata quasi esclusivamente da pendolari, è chiaro che con le corse dimezzate non ci può essere distanziamento sociale. Dicono i pendolari: “Non ci sono addetti che regolamentano l’accesso in stazione e ai treni, come avevamo chiesto, non sono state ripristinate le corse, come avevamo chiesto, non ci sono dispositivi igienizzanti né in stazione né sui treni, come avevamo chiesto. Le prescrizioni del Governo per l’emergenza Covid 19 in questo momento sono completamente disattese”. Il risultato è che adesso i pnedolari hanno paura di prendere il treno, paura di contaminarsi.

Che succederà quando riapriranno le scuole?

Molti ormai preferiscono prendere l’automobile, sia per la paura del contagio sia per i ritardi, la scarsità delle corse e i disservizi. Che succederà, si chiedono, quando a settembre riapriranno le scuole? Il comitato pendolari fa la solita lista dei sogni a cui le ferrovie non risponderanno mai. Ossia cxhiedono nuove vetture e l’inizio dei lavori di raddoppio della linea extraurbana. Si chede poi di terminare i lavori alla nuova stazione Flaminio. Ma soprattutto di ripristinare nuovamente le corse soppresse e di otrnare all’orario pre Covid, che peraltro era già insoddisfacente. Si chiede anche l’istituzione di bus-navette da utilizzare quando vengono soppresse le corse ordinarie.

Molti temono che questi inconvenienti preludano solamente a una soppressione definitiva della tratta extraurbana. Ma nessuno dal vertice risponde, perché loro non sono responsabili di niente, non rispondono degli errori. Ma siamo sicuri anche per loro la pacchia finirà presto.