Rotondi annuncia: “Il crematorio a Mentana non si farà. Presto un piano regionale al riguardo”

crematorio mentana

“Il crematorio a Mentana non si farà. L’Aula della Pisana ha approvato oggi l’emendamento sulle disposizioni in materia di impianti crematori finalizzato alla adozione di un piano regionale di coordinamento che determinerà le linee guida per la costruzione di tali impianti”. Lo annuncia Marika Rotondi vicepresidente della Commissione Urbanistica, Politiche Abitative, Rifiuti e consigliere di Fratelli d’Italia della Regione Lazio.

Dalla Regione ascolto alle comunità

“L’ascolto delle istanze delle comunità cittadine e la prontezza nel presentare atti che rispondano alle problematiche sollevate producono sempre risultati – continua -. Oggi è stata scritta una pagina di buona politica, cioè espressione di vicinanza e sinergia con coloro che il territorio lo vivono. Il provvedimento servirà tra l’altro a limitare la proliferazione incontrollata degli impianti nel rispetto del criterio di proporzionalità al numero dei residenti, garantendo il rito della cremazione a chi lo richiede, senza ledere le condizioni di salute pubblica ed ambientali ottimali dei centri urbani e dei luoghi sensibili”.

Approvato in Aula l’emendamento riguardante le “disposizioni in materia di impianti crematori”

Da parte sua Micol Grasselli vice-presidente della Commissione Lavori pubblici della Regione Lazio,dichiara: “Nella seduta odierna del Consiglio Regionale approvato in Aula l’emendamento riguardante le “disposizioni in materia di impianti crematori” al fine di adottare un Piano regionale di coordinamento che fornirà i criteri da seguire per la realizzazione in sicurezza degli impianti. Pertanto, sono molto soddisfatta di questo atto che ci permette di fare chiarezza rispetto ad una tematica che sarà centrale nello sviluppo dei nostri territori nei prossimi anni”, prosegue Grasselli.

“Sono sicura che un tema così delicato non possa essere trattato con pregiudizi di sorta. L’atto di pianificazione che dovrà essere redatto sarà necessario per tutelare da un lato la salute pubblica, dall’altro per restituire dignità ai nostri defunti e alle loro famiglie, spesso esposte a inaccettabili e vergognosi tempi di attesa per poter usufruire del servizio di cremazione”, conclude Grasselli.

(Foto: ilTerritorio.net)