Ruba 7500 euro in farmacia. Sono disperato, ma poi restituisce i soldi

Ha rubato 7500 euro in una farmacia comunale a Roma est, in prossimità della borgata di Vermicino. Presentandosi con il volto coperto da un passamontagna, e minacciando con una pistola il farmacista. Che è stato costretto ad aprire la cassa e a consegnare al ladro l’incasso della giornata. Fin qui niente di troppo strano. Perché purtroppo i furti a mano armata in negozi ed esercizi commerciali in una grande città come Roma si verificano abbastanza spesso. Questa volta però, l’epilogo è stato inaspettato.

Infatti il rapinatore ha utilizzato la notte per pensare. E per pentirsi del suo gesto. E la mattina dopo alle otto, proprio in apertura, è ritornato alla farmacia. E ha restituito tutto il malloppo. Sempre a volto coperto, e chiedendo scusa per il suo gesto. Ho perso il lavoro, sono disperato, avrebbe dichiarato allo stesso dottore incredulo. Che ha provveduto a sporgere regolare denuncia al commissariato di Frascati.

https://www.romatoday.it/cronaca/rapina-farmacia-restituisce-denaro.html

Il rapinatore della farmacia di Vermicino era solo un povero disoccupato. E la pistola era un giocattolo

Era solo un povero disoccupato. Una persona come tante altre che aveva perso il lavoro. Forse a causa della pandemia, e di questa drammatica crisi che sta mettendo sul lastrico migliaia di famiglie. Così si era messo un passamontagna in testa, e aveva preso una pistola giocattolo. E poi si era presentato presso la vicina farmacia comunale, rubando l’incasso. Una brutta cosa, certo. Ma quello che è successo il giorno dopo fa quasi tenerezza. Perché l’uomo ha restituito i soldi al farmacista, chiedendo scusa. E facendo anche vedere che l’arma era finta. Dicendo che era disperato, e poi fuggendo via. Ecco, se i militari troveranno il mancato rapinatore, c’è da augurarsi che più che essere punito l’uomo venga aiutato. Magari dai servizi sociali. Perché la sua storia non sembra legata al crimine. Quanto piuttosto alla profonda frustrazione di non poter mettere insieme il pranzo con la cena.

E i dati della disoccupazione a Roma sono sempre più drammatici. Oltre 6000 imprese artigiane hanno chiuso nell’ultimo anno, mentre la gente senza lavoro specie nelle periferie ha raggiunto la impressionante cifra del 17%. Una vera bomba sociale che colpisce tutti gli strati della popolazione e le diverse fasce di età. Una miscela esplosiva che con il termine del blocco degli sfratti e della sospensione della esecuzione delle cartelle esattoriali rischia di prefigurare un autunno caldo come negli anni ‘70. A meno che gli aiuti e i ristori promessi dal governo non arrivino in tempo. Senza troppa burocrazia, nelle prossime settimane. Perché è già tardi.

https://www.askanews.it/economia/2021/04/19/cerved-rischio-disoccupazione-post-covid-al-17-a-fine-anno-pn_20210419_00136/