Rubavano carte di credito agli anziani e facevano spesa: arrestati due rumeni


Continuano senza sosta le attività di polizia tese a prevenire e reprimere gli odiosi reati commessi in danno degli anziani a Roma. Gli agenti della polizia del commissariato Monte Mario, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla procura di Roma, hanno proceduto, nei giorni scorsi, all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip Tribunale di Roma. Nei confronti di due persone di origine rumena, un uomo di 51 anni e una donna di 25 anni, gravemente indiziati di aver commesso, a vario titolo, i reati di furto, ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito commessi ai danni di ultrasettantenni.

Gang di romeni utilizzava le carte di credito di ultrasettantenni

L’indagine è scaturita da una serie di denunce per smarrimento o furti di portafoglio e per successivo utilizzo fraudolento di metodi di pagamento, avvenuti nella zona Balduina, presentate nell’ultimo biennio presso il commissariato Monte Mario da parte di ultrasettantenni. A seguito delle scrupolose indagini effettuate dagli investigatori di via Guido Alessi e alla disamina delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza presenti presso i vari istituti di credito coinvolti, nonché alle dichiarazioni rese dalle vittime in sede di denuncia e alla geolocalizzazione delle utenze telefoniche utilizzate dai soggetti, si è risaliti ai presunti autori di detti reati.

Transazioni illecito di importi elevati

Questi, entrati in possesso delle carte di credito dei malcapitati, poiché direttamente acquisite o ricevute da terzi ancora da identificare, erano soliti effettuare piú transazioni illecite in un breve lasso di tempo e caratterizzate da importi molto elevati. I poliziotti, pertanto, alla luce degli elementi di prova raccolti durante tutto il periodo di indagine sono riusciti a ricostruire la vicenda e a risalire alla loro identità, assicurandoli alla giustizia. La procura inquirente, alla luce di detti elementi di prova, ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma l’emissione di una misura cautelare nei confronti degli indagati. Il Gip ha accolto la richiesta e ha emesso a carico dei tre la misura cautelare degli arresti domiciliari, che solo per un 35enne loro complice non è stata eseguita poiché ancora non rintracciato.