“Rugantino Racconta”, è uscito il libro dello chef di Anzio Maurizio Brugiatelli
E’ stato presentato ieri all’Osteria “Villa Rugantino” di Anzio il libro del noto chef Maurizio Brugiatelli. Gestore da 10 anni della trattoria al civico 13 di via Tirreno, in una sala gremita, insieme all’amico Vincenzo Pepe, presidente della rete d’impresa Vista Mare, commosso e provato dall’emozione, il caro “Rugantino” così si fa chiamare, ha voluto presentare il suo primo libro “Rugantino Racconta”.
Una lettura che pur trattando di cucina, va oltre le classiche ricette, arricchendosi di curiosità sui piatti romani, poesie e racconti di vita vissuta, dove non mancano antiche ricette tramandate di generazione in generazione. Un piccolo omaggio per tutti gli amanti della cucina ma soprattutto quei lettori che amano la storia di Roma e delle tradizioni romane.
“Non avrei mai pensato in vita mia di scrivere un libro – ha commentato lo chef Maurizio Brugiatelli – oggi ho realizzato un sogno – Grazie a a tutti, alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei clienti, grazie di cuore”.
La cucina romana: Carbonara, Amatriciana e Gricia
L’opera inizia con una riflessione sull’evoluzione della cucina romana, evidenziando come piatti iconici come la carbonara e l’amatriciana non esistessero fino al ‘900, con i romani che preferivano le minestre, da cui il termine “minestrari”. Un focus particolare è dedicato alla gricia, un piatto consumato dai pastori durante la transumanza, preparato con guanciale, pecorino e pasta.
Tanti aneddoti, ma anche poesie
Brugiatelli offre anche interessanti aneddoti, come la storia della pasta, le cui origini si trovano in Magreb piuttosto che in Cina o Italia. Il libro include poesie, tra cui una di Aldo Fabrizi dedicata alla minestra e una scritta dallo stesso autore, “Er centro de la Tera”.
Racconti dell’infanzia
Un libro che racconta della sua infanzia, come il Natale vissuto con i cugini, con giochi e la cucina della nonna che preparava fritti irresistibili. . Un periodo che in casa dell’autore arrivava già dopo il 2 novembre e che lo stesso descrive come una “festa” ricca di prelibatezze di famiglia. Insomma, un libro da gustare, proprio come i piatti che celebra!
Maurizio Brugiatelli in arte “Rugantino”
Romano e amante della storia Romana, da anni, si fa chiamare “Rugantino” in onore della maschera del teatro romano: tipico personaggio romanesco, bullo de Trastevere, svelto co’ le parole e cor cortello, giovane arrogante e strafottente ma in fondo buono e amabile. E con questa “maschera” Maurizio ha iniziato il suo percorso, arrivando al successo e alla notorietà grazie all’amore che quotidianamente mette nel suo mestiere. La sua storia nella ristorazione inizia nel lontano 1976 quando iniziò a lavorare come commis di sala, in un noto ristorante di Ostia. La buona volontà e la passione per il settore culinario, servirono a forgiare la sua crescita e iniziare a lavorare per il proprio ristorante “La Cambusa” a Fiumicino all’età di 21 anni, con il cugino e aiutato dai genitori. Dopo anni di esperienza tra sala e cucina nei più noti ristoranti della capitale, 10 anni fa ha dato vita insieme a sua moglie “la sora Marina” e alle sue figlie ad una cucina giudaico romanesca che offre nel suo menù, fantastici piatti della cucina marinara e piatti dimenticati della tradizione della cucina italiana.
La visita di personaggi illustri
Una particolarità che non è passata inosservata a personaggi illustri della cucina italiana e tv come il “5 stelle” Michelin, Igles Corelli, che in più di un’occasione ha voluto assaggiare alcune specialità della casa e tante altre prelibatezze. Un elenco ricco di personalità a “Villa Rugantino” che non mancano mai.
Il motivo? Tutti i prodotti utilizzati in cucina sono rigorosamente italiani e bio, moltissimi a km 0 inclusi i vini, prodotti nelle migliori cantine della zona. Un luogo accessibile a tutti, dove vengono rispettare le origini della tradizione romana e non solo. Un‘osteria a conduzione familiare, dove regnano cortesia, simpatia e professionalità.