Sala nega i soldi alle femministe e tutto tace. Ma a Roma la Meloni fu crocefissa quando denunciò le marchette del Pd…

Sala nega i soldi alla Casa delle Donne di Milano. E il rinnovo della convenzione. E le femministe storcono un po’ il muso ma tacciono. Invece Giorgia Meloni, che aveva plaudito al blocco dello stanziamento di 900mila euro per la Casa Internazionale delle Donne a Roma, era stata crocifissa dalle femministe. Perché questa disparità di trattamento da parte delle femministe? Forse perché Sala è del Pd? Infatti era stato proprio il Pd a Roma a caldeggiare i 900mila euro per le Donne. Quando un suo sindaco applica un’analoga iniziativa, però, tutti zitti. E anche i grillini a Roma si erano schierati per la “salvezza” di quel centro di radical chic pagato dalla collettività.
Sala vuole recuperare i preziosi locali
E a Milano la situazione è simile. La Casa delle Donne meneghina fu aperta nel 2013 dalla giunta Pisapia. Ha sede in pieno centro e occupa una superficie di 700 metri quadri. Il comune, ossia i cittadini milanesi, pagano le bollette, ovviamente, e il comodato d’uso è gratuito. Ma il contratto è scaduto a dicembre e Sala non vuole rinnovarlo. Occorre partecipare a un nuovo bando, peraltro ancora non uscito. Le femministe milanesi sono disperate perché probabilmente l’affitto – ribassato comunque del 70 per cento – sarà di 38mila euro l’anno. Come faranno? Per ora hanno lanciato una petizione, ma suggeriamo loro di effettuare anche una raccolta di fondi oltre che di partecipare al bando.

Meloni: il Pd compra consenso con i soldi dei cittadini
A Roma Giorgia Meloni ha definito la Casa Internazionale delle Donne come uno strumento dei Pd per comprare il consenso. Ma con i soldi dei cittadini. Per questo ha esultato quando il finanziamento non è passato. Anche perché è ovvia che il Pd ha utilizzato questo strumento in vista delle elezioni suppletive nel collegio previste per il 1° marzo prossimo. “Non abbasseremo la guardia”, aveva detto la leader di Fratelli d’Italia. Le femministe romane da parte loro sperano sempre e se la prendono con la Raggi: in tanti mesi di richiesta di finanziamento non l’abbiamo mai sentita…