Saldi dal primo agosto, ma per i commercianti è tardi

Anche i saldi estivi subiscono le norme anti-covid e sperano nel revenge spending, come in Cina. L’inizio dei saldi quest’anno è stato infatti posticipato al 1° di agosto. A causa dell’emergenza da Covid-19. L’intento era quello di farli partire lo stesso giorno in tutta Italia, dal momento che la riapertura dei negozi, prevista per maggio, è stata sfalsata in quasi tutte le regioni. Dunque in sede di Conferenza delle Regioni è stata fissata un’unica data per l’intero territorio nazionale. Con una deroga: chi ha ritenuto opportuno ha potuto incominciare con gli sconti già dal 1° luglio. In alcune regioni come Sicilia e Calabria le svendite estive sono già iniziate. Di solito le regioni del Sud Italia iniziano prima, causa fattore climatico.

Le svendite tra revenge spending e spesa consapevole. Nel Lazio sconti post covid già iniziati in attesa dei veri saldi

Nel Lazio e in Lombardia in attesa dei saldi veri e propri ci si può accontentare di sconti promozionali sulla merce in vendita. Con un risparmio che va dal 20 al 30% circa. L’anno scorso le svendite sono partite il 6 luglio, sempre con l’eccezione di alcune regioni. Comunque i saldi di solito iniziano a luglio e finiscono tra la fine di agosto e i primi di settembre. Questo vuol dire che i commercianti avranno un mese in meno di vendite agevolate  e per compensare i mesi di chiusura sperano nel revenge spending. Ovvero spesa di vendetta. Un fenomeno già accaduto in Cina che porta le persone a spendere di più, per l’euforia di essere usciti dall’isolamento. I settori più interessati a questo tipo di spesa sono il lusso, la moda e i viaggi. I settori in cui le compere saranno più ridotte, sempre secondo uno studio cinese, sono la gioielleria e la bellezza.

Roma e Lazio, gli sconti posticipati non aiutano le vendite

Tra aumento del tasso di disoccupazione e nascita di un esercito di nuovi poveri i brand dovranno considerare un nuovo approccio verso il consumatore post-Covid. In attesa di una nuova ondata di pandemia in autunno che tutti però speriamo di scongiurare. Ne parla a 7Colli Claudio Trisciani. Titolare dell’omonimo negozio di abiti da donna in via Ferrari a Roma. Un errore i saldi posticipati al 1° agosto, dichiara Trisciani. Anche se l’ordinanza della Regione Lazio permette le promozioni già dai primi di luglio. I saldi sarebbero dovuti iniziare subito, e dovrebbero finire il 20 settembre. Per le troppe rimanenze in magazzino e perché lo smart working e la chiusura delle scuole ha lasciato i clienti a casa. Considerando che non si può contare nemmeno sui turisti Roma è vuota. Luglio sembra già ferragosto! Non gira nessuno per le strade con questo caldo e le vendite sono scese del 50-70% in riferimento allo stesso periodo dell’anno scorso. Le decisioni del Governo ancora una volta sono avulse dalle vere esigenze della popolazione. E nello specifico Confcommercio sembra un’associazione fantasma. Inutile e votata ai rapporti forti solo con la politica. Questa la voce di un operatore del settore, che certamente rispecchia l’umore della maggior parte dei commercianti romani.

Le vendite nelle zone di vacanze nel resto del Lazio forse andranno meglio, ma tra negozi vuoti di clienti e negozi chiusi perché vittime della pandemia, la ripresa sembra molto lontana. Altro che revenge spending! Senza aiuti da governo, Regione e comune in autunno si rischia davvero grosso. Ma forse qualcuno non se ne rende conto.

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