Saldi, si parte come peggio non poteva: il caldo e le proteste li affossano

Una partenza negativa come mai. Per i saldi estivi, al via dallo scorso 7 luglio, l’inizio è stato drammatico. Complice il caldo africano, con temperature proibitive, le svendite di fine stagione sono iniziate nel peggiore dei modi. Secondo le prime stime si registra un netto calo anche rispetto allo scorso anno (che già non aveva brillato). Ci sono associazioni che parlano anche di un meno 60% delle vendite. Male anche i centri commerciali, almeno per questa fase iniziale, che non hanno registrato gli incassi previsti.
Saldi. premesse non rispettate
Eppure secondo le stime fatte su base nazionale da Confcommercio per i saldi estivi 2023 si prospettava un giro d’affari di circa 3,4 miliardi di euro. “Quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia (e saranno 15,8 milioni quelle coinvolte) spenderà in media 213 euro, ovvero 95 euro a testa, con una crescita attesa di circa il +5% rispetto al 2022”, avevano fatto sapere dal Centro Studi Confcommercio. Certo il caldo ha pesato non poco e i romani, anziché, mettersi in macchina per chiudersi in un centro commerciale o sfidare i 40 gradi del meteo, hanno preferito spiagge e piscine.
Partenza con protesta a Castel Romano
Da registrare la protesta dei sindacati, proprio nel primo fine settimana di saldi, davanti all’Outlet di Castel Romano sabato 8 luglio. A incrociare le braccia sono stati i lavoratori e le lavoratrici dell’outlet per dire no ai turni di lavoro durante i giorni di chiusura festiva dell’outlet. “La protesta – fanno sapere dall’Usb – in questa data così significativa come l’avvio dei saldi estivi, ha lo scopo di rivendicare il diritto al riposo festivo del 26 dicembre, ma non solo.
No alle liberalizzazioni del governo Monti
Da anni i lavoratori e le lavoratrici del Commercio si vedono sottratti diritti e tutele: da quando, con il governo Monti, le liberalizzazioni dei giorni e degli orari di apertura dei negozi hanno consentito ad aziende e centri commerciali di aprire in maniera selvaggia e spesso scellerata, come in questo caso”. Insomma un avvio davvero rovente, e non solo per la calura da bollino rosso, per le svendite di fine stagione.