Salone del libro, gazzarra rossa contro la Roccella. Il direttore Lagioia difende gli aggressori
Sono una ventina i manifestanti identificati dalla Digos di Torino per aver impedito nell’Arena Piemonte del Salone del libro l’intervento del ministro della Famiglia, Eugenia Roccella. A quanto si apprende si tratterebbe di appartenenti a Extinction Rebellion e Non una di meno che ora rischiano una denuncia per violenza privata. Il ministro, intanto, lasciato il palco, dopo aver incontrato il prefetto e il questore di Torino, Raffaele Ruberto e Vincenzo Ciarambino, i vertici del Salone, il direttore Nicola Lagioia e il presidente dell’Associazione Torino Città del libro, Silvio Viale, ha lasciato anche la kermesse.
Il direttore del Salone del libro di Torino Nicola Lagioa dichiara invece di essere stato “aggredito verbalmente” dalla parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli dopo le contestazioni alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella.
L’incredibile giustificazione di Nicola Lagioia al Salone del libro
Lagioia commenta su Facebook quanto accaduto dopo le contestazioni: “La Regione Piemonte ha uno spazio, al Salone, dove gestisce la propria programmazione in autonomia. In questo spazio la Regione ha invitato a presentare il suo libro la ministra per la famiglia Eugenia Maria Roccella. – scrive – Davanti allo stand della Regione è allora cominciata una contestazione alla ministra. Sono stato chiamato a intervenire sul palco. Me lo hanno chiesto alcuni funzionari della Regione. Quello che ho detto è molto semplice. Ho detto che in democrazia le contestazioni sono legittime purché non violente. E ho poi invitato chi contestava a dialogare con il ministro, muovendole in modo anche duro critiche a cui avrebbe potuto rispondere. Il gioco democratico tra cittadini e potere è fatto anche di dure critiche. Mi sembrava che i contestatori non accettassero questo tipo di invito (anche qui: chi contesta, purché in modo non violento, decide come contestare”.
Roccella: “Sono stata aggredita e Lagioia attacca me”
Arriva a stretto giro la risposta di Roccella: “Capisco che Lagioa sia uno scrittore, ma costruire una narrazione fantasy sulla realtà mi sembra un po’ eccessivo. Di fronte a un’aggressione subita e al mio invito al dialogo rivolto ai contestatori – dice Roccella -, il direttore del Salone non solo non trova il modo di dire che è poco democratico impedire agli altri di parlare, ma addirittura attacca coloro ai quali è stato impedito di esprimersi. No comment”.
Sangiuliano: “Atti di intolleranza che creano un precedente pericoloso”
Dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, arriva la solidarietà per la ministra: “E’ inaccettabile e gravissimo quanto avvenuto oggi al Salone del Libro di Torino nei confronti del Ministro Eugenia Roccella. Non permettere ad un autore, chiunque esso sia, di poter presentare liberamente il suo libro ed esprimere il proprio pensiero perché bloccato da un gruppo di violenti, è un atto antidemocratico e illiberale, nonché un precedente pericoloso per il libero dibattito delle idee. Non è silenziando chi la pensa in maniera diversa dalla nostra che si possono affermare le proprie idee. Al Ministro Roccella va tutta la mia vicinanza e solidarietà, nella speranza che questi atti di intolleranza non si ripetano più”.