“Salviamo il Mare dalla Plastica”: volontari ripuliscono la spiaggia di Torvaianica dopo la mareggiata

Decine di volontari hanno partecipato all’iniziativa ecologista “Salviamo il Mare dalla Plastica”, organizzata da Ecoitaliasolidale, che si è svolta mercoledì pomeriggio presso il Club Water Tribes. L’azione, nata dopo la violenta mareggiata che ha riversato sulla costa grandi quantità di rifiuti, ha visto cittadini, attivisti e istituzioni locali impegnati nella raccolta di plastica e scarti abbandonati lungo la spiaggia di Torvaianica.
La fotografia di un mare malato: plastica, siringhe e microplastiche
Durante la giornata sono stati raccolti bottiglie, bicchieri monouso, tappi, imballaggi, cicche di sigarette e persino siringhe usate, testimonianza tangibile del degrado che affligge le coste italiane.

Secondo uno studio dell’Università di Tor Vergata, il fiume Tevere è tra i principali responsabili dell’apporto di rifiuti in mare: tra il 2006 e il 2016 avrebbe riversato nel Mediterraneo oltre 8.000 tonnellate di microplastiche. “È indispensabile un piano strutturato per la rimozione dei detriti – hanno sottolineato i volontari – perché il mare non può più aspettare”.
I numeri dell’emergenza plastica
Il problema non riguarda solo il litorale romano ma l’intero Mediterraneo. Alcuni dati rendono la crisi evidente: dal 1950 ad oggi l’umanità ha prodotto 8,3 miliardi di tonnellate di plastica; 79% è finita in discarica o dispersa nell’ambiente; solo il 9% è stato riciclato; ogni anno 22 miliardi di kg di plastica entrano nei mari e negli oceani. Secondo le stime, entro il 2050 ci sarà più plastica che pesci nei nostri mari.
Mediterraneo a rischio: +4,5°C entro il 2100
La plastica si somma a un’altra emergenza: il riscaldamento climatico. Secondo il rapporto IPCC AR6, il Mar Mediterraneo si scalda fino al 50% più velocemente della media globale, con una previsione di +4,5°C entro il 2100. In pericolo oltre 12.000 specie marine, pari al 12% della biodiversità mondiale.
Le proposte: dal Parco Nazionale del Tevere alla legge “SalvaMare”
Ecoitaliasolidale rilancia l’idea del Parco Nazionale del Tevere, un’area protetta “Plastic Free” che unirebbe biodiversità, percorsi ciclabili, trasporto fluviale sostenibile e riqualificazione dell’archeologia industriale. L’obiettivo è far riconoscere il fiume come Patrimonio UNESCO, al pari della Senna o del Reno. Parallelamente, l’associazione chiede l’attuazione immediata della legge “SalvaMare”, già approvata dal Parlamento ma ferma in attesa dei decreti attuativi. Questa norma permetterebbe ai pescatori di conferire a terra la plastica raccolta in mare, oggi considerata paradossalmente “rifiuto illegale”.
Torvaianica esempio di cittadinanza attiva
All’iniziativa hanno preso parte Piergiorgio Benvenuti, Presidente nazionale di Ecoitaliasolidale, Gaetano Di Staso, coordinatore del litorale romano, Giuliana Salce, ex campionessa mondiale di marcia e responsabile regionale, ed Elisa Arzente, consigliera comunale di Pomezia. “Dobbiamo difendere la Terra che ci consente di vivere e il Mare che ci fa respirare – hanno ribadito gli organizzatori – soprattutto per garantire un futuro alle nuove generazioni”.