Salvini: al corteo violenza e intolleranza contro Israele e governo, dov’è la difesa delle donne?

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Avrebbe dovuto essere una manifestazione contro la violenza sulle donne, ma si è trasformata in tutt’altro. Cartelli e slogan contro il legittimo governo italiano, bandiere palestinesi, un assalto contro il Movimento Pro Vita. Manifestazione strumentalizzata dalle sinistre oppure ideata e organizzata proprio in questa chiave di intolleranza? Il fatto che non ci siano stati cortei per analoghe uccisioni e violenze contro donne perpetrate da immigrati, ci fa pensare che si tratti di una bieca manovra ideologica. “Contro il governo Meloni fascista scateniamo la furia delle donne, serve un movimento femminista proletario rivoluzionario“. E’ uno dei cartelli esposti al Circo Massimo di Roma durante la manifestazione di Non una di Meno che ha sfilato per le vie della Capitale.

Salvini: Una manifestazione anti-governativa e pro palestinese

E su un altro con la foto della premier Giorgia Meloni e della segretaria del Pd Elly Schlein la scritta: “Unità sui nostri corpi? Non in nostro nome”. E ancora: “Per Giulia, per tutte le donne uccise estendiamo rumore e rivolta femminicidi/stupri fatti da uomini che odiano le donne ma preparati da governo e Stato”. Come volevasi dimostrare. Quanto ai numeri al lotto dati dalla sinistra sul numero dei partecipanti, attendiamo i dati della questura.

Salvini: Ma la sinistra si indigna solo se assaltano la Cgil?

“Quelli contro ogni violenza stanno perpetrando una violenza inaudita contro la nostra sede di @ProVitaFamiglia. Stanno rompendo i vetri delle nostre vetrine, stanno dando fuoco alle serrande. Un odio cieco e una violenza furiosa. Chi non condanna è complice. #25Novembre2023 #nonunadimeno”. Così in un post su X Jacopo Coghe portavoce di Provita e Famiglia. Sulla manifestazione interviene anche il vice premier e ministro Matteo Salvini commentando l’assalto a Pro Vita: “Se assaltano la sede della Cgil c’è (giustamente) indignazione nazionale. Se estremisti rossi assaltano la sede di una Onlus che aiuta e difende le famiglie, silenzio? La solidarietà mia, di tutta la Lega e di tutto il popolo italiano”.

Al corteo perfino cartelli contro il Ponte di Messina

Salvini prosegue: “Siamo e saremo sempre impegnati per combattere la violenza contro le donne, come con la nostra legge sul Codice Rosso (un atto di concretezza tra tante parole) e le nostre iniziative contro la vergognosa pratica dell’utero in affitto che rappresenta un moderno metodo di sfruttamento e di riduzione a oggetto di tante giovani, soprattutto in difficoltà. Ma cosa c’entrano il sostegno alll’immigrazione selvaggia, gli attacchi a Israele, gli insulti alla famiglia e alla natalità in quanto “nasconde la riproduzione della nazione bianca e ciseterosessuale” e perfino i cartelli contro il Ponte sullo Stretto di Messina? Si qualificano da soli, e gli italiani di buonsenso hanno ben capito”.

Il leader leghista: Perché i manifestanti non difendono le donne dai regimi islamici?

Il leader della Lega aggiunge: “Purtroppo c’è chi, ancora una volta, utilizza le piazze mescolando temi che nulla c’entrano o, peggio, nascondendo l’orribile realtà che le donne vivono in troppi Paesi, a partire da regimi islamici come quello dell’Iran. È ancora vivo nei nostri cuori l’orrore del 7 ottobre, gli stupri delle donne israeliane a opera dei tagliagole di Hamas. È nostro dovere morale difendere i principi fondanti della nostra società, i valori occidentali ed europei, le radici giudaico-cristiane della nostra civiltà, contro la barbarie, contro ogni violenza, contro chi considera le donne proprietà e oggetti di cui disporre.