Salvini e Durigon bussano all’Inps: mezzogiorno di fuoco

Salvini Durigon

Mezzogiorno di fuoco all’INPS: Matteo Salvini, leader della Lega, e Claudio Durigon, plenipotenziario romano ed ex sottosegretario al Lavoro, busseranno alla porta del presidente Tridico. Alle 12 l’appuntamento fissato negli uffici di via Ciro il Grande e saranno poste questioni di assoluto rilievo.

Ovviamente, prima del colloquio non trapela nulla di ufficiale, ma tra gli addetti ai lavori – negli ambienti leghisti – si accenna a proposte di buon senso e non onerose per fare finalmente la sveglia all’istituto che ha provocato non poche polemiche nelle ultime settimane.

Salvini e Durigon da Tridico

Sicuramente Salvini e Durigon metteranno sul tavolo la questione cassa integrazione per gli inaccettabili ritardi che si sono registrati. Gli esponenti della Lega illustreranno a Tridico “proposte concrete – si apprende – che Conte e la sua ministra Catalfo non hanno neppure ascoltato”.

Ma servono soluzioni concrete e non più solo polemiche. Per questo l’ennesimo tentativo odierno per tentare di risolvere un problema diventato gigantesco in un momento di drammatica crisi.

Snellire la cassa integrazione

Si punterà, stando alle carte e ai dati su cui la Lega ha lavorato in queste ore, su procedure più snelle, anticipazioni delle somme intere e non al solo 40 per cento, maggiori garanzie offerte alle aziende per termini di cassa integrazione più ampi e non più le sole nove settimane previste dal decreto rilancio.

Tutto questo al fine di accompagnare il tessuto economico – a partire dalla piccola impresa – lungo una crisi di cui nessuno è in grado di prevedere la durata. Ma lo Stato non può certo abbandonare chi vuole produrre. E chi non ce la fa deve essere aiutato ad ogni costo. In fondo è proprio questa la missione degli Stati quando l’economia precipita nelle difficoltà. Alcuni direbbero: se non ora, quando?