Salvini: “L’obbligo di mascherine per votare è una follia, vogliono affossare i referendum” (video)

Matteo Salvini ha annunciato un ricorso contro l’obbligo di indossare la mascherina per votare il 12 giugno ai referendum e alle amministrative. Una circolare firmata Lamorgese-Speranza che rende di ridurre ulteriormente l’afflusso dei partecipanti al voto, affossando il quorum per i cinque quesiti referendum sulla giustizia.
“Faremo ricorso – ha detto Salvini a Mattino 5 – ci sono le feste del Milan, il concerto di Vaco Rossi con 100mila persone, puoi andare dove vuoi senza mascherine e domenica, con 40 gradi, senza mascherine non ti fanno votare. E’ una follia”. “C’è un clima di censura, un bavaglio e un furto di democrazia sui referendum sulla giustizia che è una vergogna internazionale”.

Tornando a parlare dell’obbligo delle mascherine Salvini ha aggiunto nell’intervista: “Buon penultimo giorno di scuola ai ragazzi e agli insegnanti. Il penultimo giorno con la mascherina: solo in Italia costringiamo bimbi e insegnanti a restare 6 ore con 30 gradi senza alcun senso con la faccia coperta. Speriamo possano fare la maturità respirando”.
Salvini a Mattino 5, non solo referendum: “Draghi sapeva del mio incontro con l’ambasciatore russo”
“Io ho zero interessi a Mosca, mai chiesto un rublo o un euro. Sono altri che in passato hanno fatto accordi con Putin”. Lo ha detto Matteo Salvini a Mattino 5, su canale 5. Dell’incontro con l’ambasciatore russo “l’ho detto a tutti. A Draghi? Assolutamente sì, figurati”, “A meno che oggi l’Italia non sia in guerra con qualcuno senza che noi lo sappiamo. Spero e penso proprio di no”, ha aggiunto il leader della Lega.
“Dobbiamo lavorare per la pace, ricostruire ponti, dialogo, come chiede papa Francesco. Al quarto mese di guerra, con 50mila morti, è chiaro che tutti devono fare il possibile per riavvicinare le parti in conflitto”. “Fino a domenica mi occupo di Italia, si vota per i sindaci, da lunedì prossimo tutto è possibile”. Lo ha detto Matteo Salvini, a Mattino 5, a proposito del suo viaggio a Mosca. “A sinistra c’è chi scherza, Renzi, Calenda, il sindaco di Milano. Ma la guerra non fa ridere, a me terrorizza. Cercare di rimettere al tavolo i combattenti è doveroso, per salvare posti di lavoro in Italia”.