Salvini pubblica l’ultimo post di 1727Wrldstar: a 140 km ora in città, è da criminale (video)

Il rapper Algero Corretini, meglio noto sui social come 1727Wrldstar e per il video “Fratelli’, ho preso il muro” diventa oggetto di un post del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

«Questo “signore” – scrive il vicepremier su Instagram – già condannato per botte e minacce all’ex fidanzata, si riprende online al volante a 140 all’ora in una zona abitata. Non serviva un luminare per dubitare della sua intelligenza, e questo gesto, criminale e pericoloso, ne è la prova».

 

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Un post condiviso da Matteo Salvini (@matteosalviniofficial)

Nel filmato condiviso dal leader della Lega si vede infatti Algero Corretini al volante della sua Audi mentre realizza un video per i suoi canali social. Poi inquadra il tachimetro dell’automobile e fa vedere la velocità raggiunta: 140 chilometri all’ora.

Il rapper 1727Wrldstar è diventato famoso sui social per aver postato un video di un incidente in cui era rimasto coinvolto nei dintorni di Roma: “Ho preso il muro, fratellì”, la frase pronunciata subito dopo lo schianto, divenuta rapidamente virale. Corretini ha avuto non pochi problemi con la giustizia.

Un anno fa è stato condannato a 4 anni di reclusione per maltrattamenti nei confronti dell’allora convivente: Simona Vergaro, già attrice a luci rosse.

«Simona sapeva che ogni qualvolta veniva tirata fuori la questione che era stata una pornostar, anche in una diretta social, questo lo faceva esplodere». Così il giudice monocratico Renato Orfanelli, aveva motivato la condanna a 4 anni di reclusione, arrivata l’11 febbraio 2022, a carico del rapper e influencer romano Algero Corretinialias Fratellì, 26 anni.

L’accusa era maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni della compagna, l’ex attrice hot Simona Vergaro. I fatti risalgono al periodo tra il 2020 e il 2021. Alla base degli attacchi di gelosia, per il giudice, c’era il trascorso da pornostar come Giorgia Roma della Vergaro: «Era l’incubo dell’uomo e, purtroppo, anche della donna».