Salvini spiega il Sì a Draghi: “Ci sono da spendere 200 miliardi, voglio esserci” (video)

salvini draghi

“Che il nuovo governo nasca all’insegna del cambiamento e del futuro. Abbiamo totale fiducia nel professor Draghi cui non abbiamo allungato foglietti o dato suggerimenti. Se ci sarà il mio nome della squadra di Governo? Quello che deciderà il professor Draghi a noi andrà bene” sono le parole del leader della Lega Matteo Salvini.

Il leader della Lega oggi è intervenuto a Mattino 5. “Con Draghi abbiamo parlato di vaccini, lavoro, scuola e tasse. Abbiamo sentito delle risposte che ci hanno confortato: la promessa di non inventare nuove tasse come fece Monti, di non alzare nessuna di quelle attuali, anzi di cominciare a tagliare l’Irpef”.  Salvini ha precisato che con Draghi sono stati incontri interlocutori. “Non l’avevo mai incontrato prima, non riesco a giudicare una persona dopo 2-3 incontri e quindi a differenza di altri, non ho dei pregiudizi. Diciamo che vedo sintonia sui temi concreti e sulle urgenze vere dell’Italia”.

Salvini a Mattino Cinque argomenta il sì a Draghi

Salvini ha precisato che la svolta su Draghi, che molti elettori del Carroccio non hanno condiviso, nasce dalla pandemia. “Il Covid ha segnato un cambiamento epocale: lo ricorderemo per decenni. Sono quei passaggi, come le guerre, che lasciano il segno, è chiaro quindi che per ricostruire il Paese serve mettere da parte ideologie, pregiudizi, litigi e gestire l’emergenza”.

Il leader della Lega ha spiegato anche perché ha accantonato temi come quello dell’immigrazione selvaggia. “Per questo periodo vanno lasciati da parte temi divisivi e scontri ideologici, che agli italiani non interessano. Lavoriamo su tre priorità: salute, lavoro e ritorno alla vita”.

E ancora. “E’ chiaro che per ricostruire il Paese devi lasciare da parte le ideologie i pregiudizi, i litigi e metterti al lavoro, tirati su le maniche. Ci sono 200 miliardi, che dovranno ripagare i nostri figli, per fare delle cose, ecco io preferisco esserci nel luogo dove si discute come usare questi soldi”. “Per questo periodo – ha aggiunto – lasciamo da perdere i litigi, le ideologie, gli steccati ideologici e lavoriamo su tre priorita’: salute, lavoro e ritorno alla vita”. “Se c’e’ di mezzo la salute dei nostri figli, il lavoro di milioni di partite Iva, dei lavoratori dipendenti, dei liberi professionisti e il ritorno a scuola dei nostri figli, lascio da parte simpatie o antipatie e mi metto a lavorare”, ha concluso.