San Cesareo, scappano all’alt, poi in casa rinvenuto bottino griffato e oro: due arresti (uno ricercato per omicidio)

Carabinieri in azione a Palestrina

San Cesareo, una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palestrina, nella serata del 27 novembre 2025, ha intimato l’alt a una Toyota Yaris con a bordo due giovani. Secondo quanto comunicato, i due – un 24enne e un 18enne, entrambi cittadini cileni e dimoranti a San Cesareo – non si sarebbero fermati, accelerando e dando il via a un breve inseguimento lungo le vie rurali del comune. La corsa si è conclusa nei pressi di un’abitazione poi risultata essere la loro dimora.

Dentro l’abitazione: abiti con etichetta e monili d’oro

Dopo i primi accertamenti, i militari – con il supporto della Stazione Carabinieri di Poli e di personale dell’Aliquota Operativa intervenuto in rinforzo – sono entrati nell’abitazione e avrebbero rinvenuto numerosi capi di abbigliamento e accessori da uomo e donna, ancora dotati di etichetta di vendita. Nella stessa attività sarebbero stati trovati anche monili in oro ritenuti riconducibili a furti commessi a Roma e provincia. Elementi che hanno fatto scattare i provvedimenti immediati a tutela delle indagini.

Camere di sicurezza e processo: cosa è successo il 28 novembre

Informata dei fatti, l’Autorità Giudiziaria di Tivoli, competente per territorio, ha disposto – sempre secondo il comunicato – il trattenimento dei due nelle Camere di Sicurezza, in attesa del processo celebrato con rito direttissimo il 28 novembre 2025. I due sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, nell’ambito di un procedimento che si trova nella fase delle indagini preliminari: vale quindi la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.

Il colpo di scena: eseguito un ordine di carcerazione internazionale

Al termine dell’udienza del 28 novembre, per uno dei due giovani è stata eseguita un’ordinanza di carcerazione internazionale emessa dall’Autorità giudiziaria cilena: il ragazzo risulta accusato di omicidio volontario. Dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Rebibbia Nuovo Complesso” di Roma. Un episodio che intreccia sicurezza del territorio, contrasto ai furti e cooperazione internazionale: temi di evidente interesse pubblico, perché raccontano come controlli su strada possano aprire scenari ben più ampi e delicati.