Sanità lenta? A Pomezia c’è chi ti dà una mano concreta gratis

Comune di Pomezia, sede, in piazza Indipendenza, e vie limitrofe. Foto 7 Colli

Quando la salute chiama, le attese non possono permettersi di rispondere con sei mesi di silenzio. A Pomezia, però, c’è una nuova realtà che nasce con l’obiettivo di dare una risposta concreta ai disagi di chi si ritrova bloccato nelle liste d’attesa della sanità pubblica. Si chiama “Pometini per la nostra città”, una associazione no profit che vuole restituire tempo e serenità a chi, di fronte a un problema di salute, si sente abbandonato.

Saltare i lunghi tempi dell’ASL 6 non solo è possibile, ma è anche previsto dalla legge. E l’associazione si occupa proprio di questo: aiutare i cittadini a ottenere visite ed esami medici in tempi brevi, anche in strutture private, per poi accompagnarli passo dopo passo nella richiesta di rimborso delle spese sanitarie direttamente alla ASL. Tutto gratuitamente.

Visite più veloci, rimborsi garantiti e sostegno reale

Dietro il progetto c’è un gruppo di cittadini che ha deciso di trasformare la frustrazione in azione. Angelo D’Avino, presidente, insieme al vicepresidente Pietro Angellotto e al segretario Pietro Salfi, ha messo in piedi una rete solidale che promette di cambiare il modo in cui i pometini vivono l’accesso alla cura.

Chi non ha una polizza sanitaria privata si trova spesso a combattere da solo contro i tempi biblici della sanità pubblica. Ma la legge, pochi lo sanno, consente di rivolgersi a strutture private a pagamento e ottenere il rimborso delle spese mediche, purché si rispettino determinati criteri. Il problema? È una giungla burocratica. Ecco perché nasce “Pometini per la nostra città”: per farsi carico di tutto, anche delle spese, nei casi più gravi.

Contatti e disponibilità: anche al bar, per chi ha bisogno

Nessuna sede istituzionale, niente formalismi. Basta una telefonata al numero 3206561106 (in orario d’ufficio) o una mail a associazionepometini@libero.it per prendere un appuntamento. E se serve un incontro, si può andare al bar Stella, in piazza Indipendenza, al centro di Pomezia. Perché l’aiuto vero, quello concreto, passa dalle mani tese nella quotidianità, non da sportelli impersonali.

L’associazione è pronta a offrire supporto pratico e umano, gratuito e senza burocrazia, per restituire ai cittadini il diritto alla cura senza dover scegliere tra la salute e il portafoglio. In un’Italia dove la politica si garantisce cliniche private e corsie preferenziali, a Pomezia c’è chi ha scelto di fare la differenza per i “comuni mortali”.