Santa Marinella, 9 firme dal notaio “azzoppano” il sindaco Tidei: Comune verso il commissario

pietro tidei

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Santa Marinella si sveglia senza guida politica: nove consiglieri comunali hanno rassegnato in blocco le dimissioni davanti a un notaio, facendo cadere l’amministrazione del sindaco Pietro Tidei. Un’operazione-lampo, certificata e poi protocollata in Comune, che apre ufficialmente la fase del commissariamento e porta dritti verso nuove elezioni, con tempi che dipenderanno dagli atti formali della Prefettura.

Cosa cambia da domani: pratiche, servizi e scelte bloccate

Qui l’aspetto di pubblica utilità è immediato: con lo scioglimento del Consiglio comunale la politica si ferma e arriva un commissario, chiamato a gestire il Comune nella fase transitoria. Tradotto in parole semplici: avanti con l’ordinaria amministrazione, mentre i provvedimenti più “pesanti” rischiano di rallentare o fermarsi. Parliamo di scelte che impegnano la città per anni: urbanistica, grandi concessioni, accordi lunghi, project financing e opere che cambiano il volto del litorale. In una fase di commissariamento, normalmente, l’orientamento è evitare decisioni controverse o che vincolino la città oltre il necessario.

Il colpo politico: maggioranza implosa e numeri saltati

La spallata arriva dopo mesi di tensioni, con equilibri interni ballerini e cambi di schieramento che hanno trasformato il consiglio in un campo minato. A far saltare definitivamente il banco è stata anche la componente che un tempo stava nella maggioranza: il passaggio di un consigliere eletto nel Pd, poi transitato in altre sigle e infine finito nel gruppo misto, è stato determinante per rendere “fatale” l’operazione delle dimissioni.

Le accuse incrociate: “interessi economici” contro “clima tossico”

Tidei, dal canto suo, parla di una caduta causata da dinamiche opache: sostiene che dietro ci sarebbero interessi economici e promette battaglia. I dimissionari, invece, dipingono un quadro opposto: un’amministrazione diventata ingestibile, con rapporti istituzionali deteriorati, scontri continui e una macchina politica che – a loro dire – non riusciva più a garantire un governo efficace e condiviso.

I dossier che dividono: mare, passeggiata e concessioni “pesanti”

Tra i punti che hanno acceso lo scontro ci sarebbero alcune scelte considerate simboliche per Santa Marinella: progetti e concessioni legati alla zona della Passeggiata e all’area sotto la Perla del Tirreno. È qui che la politica si fa concreta: si parla di interventi che incidono su turismo, commercio, accesso al mare e identità cittadina. E, soprattutto, di decisioni che possono avere effetti lunghi sul bilancio e sulla gestione di spazi pubblici.

Non solo Comune: Pietro Tidei è il padre della consigliera regionale Marietta Tidei

Sul piano politico, questa crisi pesa anche oltre i confini cittadini. Pietro Tidei è infatti il padre di Marietta Tidei, consigliera regionale del Lazio. Un dettaglio che, in un territorio dove i rapporti tra Comune, Regione e grandi partite locali sono spesso intrecciati, rende la vicenda inevitabilmente più “grande” del singolo municipio: ogni scossone a Santa Marinella diventa un segnale, un messaggio, una prova di forza tra aree e correnti.

Il passato che ritorna: lo scandalo sexy e l’ombra sulla credibilità

C’è poi un elemento che, volenti o nolenti, ha lasciato cicatrici nel racconto pubblico: in passato il sindaco finì sulle cronache per lo scandalo dei video hot registrati in Comune. Una vicenda che ha alimentato polemiche, sospetti e veleni, e che – al di là degli aspetti giudiziari – ha avuto un impatto politico e reputazionale, diventando un’arma ricorrente nel conflitto tra sostenitori e avversari.

Il Pd: “colpo alla città”, ma la città ora entra nel limbo

Il Partito democratico locale parla di un colpo durissimo, che interrompe un percorso amministrativo e apre una fase di incertezza. Ma la domanda, quella che interessa davvero i cittadini, è un’altra: quanto durerà il limbo e cosa succede ai progetti già avviati? Con il commissario, molte iniziative potrebbero rallentare e la città rischia di vivere mesi sospesi, con l’agenda politica congelata e le scelte strategiche rimandate.

E adesso? La vera partita comincia oggi

Il centrodestra esulta e parla di “nuova stagione”, il centrosinistra difende il lavoro fatto e denuncia una manovra politica. Ma il punto è che la vera partita, da oggi, si sposta fuori dall’aula: nei quartieri, tra categorie economiche, tra comitati e cittadini. Perché la prossima campagna elettorale – quando arriverà – non sarà solo un voto “contro” o “a favore” di Tidei: sarà un referendum su come Santa Marinella vuole gestire mare, sviluppo, regole e futuro.