Santa Palomba, “Liberi dai veleni di Roma”: il corteo contro l’inceneritore

Si torna in piazza contro l’inceneritore di Santa Palomba, per essere “Liberi dai veleni di Roma”, questo è il nome dell’iniziativa in programma per il prossimo 9 settembre.
È previsto un corte dal sito dove sorgerà la megastruttura che brucerà i rifiuti della Capitale per completare la mobilitazione straordinaria di questi bollenti mesi estivi.
I cittadini stanno facendo sentire la propria voce, marcando il dissenso con molte iniziative ed eventi sempre più frequenti in vista dell’avvio dei lavori.
Il corteo del 29 luglio
Come il 29 luglio scorso quando una folla compatta e determinata ha sfilato lungo via della Cancelliera, davanti al sito individuato per la costruzione del nuovo inceneritore di Roma, gridando forte e chiaro il proprio “No” a un’opera ritenuta per molti “inutile, dannosa e imposta senza confronto”. Alla testa del corteo c’erano tantissimi bambini e i loro genitori, i cittadini da Roma, Aprilia, Ardea, Albano Laziale e Pomezia hanno risposto all’appello dell’Unione dei Comitati contro l’inceneritore, dando vita a un corteo partecipato e intergenerazionale, con famiglie, giovani e anziani schierati contro quello che definiscono “un abuso ambientale”.

Anche questa volta davanti a tutti ci saranno le famiglie e i bambini, perché a loro è dedicata la battaglia dei comitati e le associazioni.
Il corteo 9 settembre
L’iniziativa “Liberi dai veleni di Roma è pensata soprattutto per loro ed il loro futuro.
L’inceneritore di Santa Palomba è una condanna a cui i cittadini non si arrendono.
“Realizzare una gestione dei rifiuti senza produrre emissioni nocive per l’ambiente nella chiusura del ciclo” a dirlo è Margherita Bologna ricercatrice ed esperta di nuove tecnologie per gestire i rifiuti ed autrice del progetto “Riciclo Totale”.
Ma la sfida che vede impegnato il nostro tempo – continua la giornalista scientifica – è proprio quella di contribuire anche in questo settore al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica e di fare investimenti che non danneggino l’aria, l’acqua, il suolo, cioè l’ambiente in cui viviamo. Eppure tecnologie più avanzate di trattamento delle diverse tipologie di rifiuti non riciclabili, che non inviano in atmosfera nessun tipo di emissioni e non rilasciano effluenti dannosi che inquinano i corsi d’acqua o la superficie dei terreni, ci sono”, (È Gualtieri che non vuole vederle).
L’unione dei comitati contro l’inceneritore di Santa Palomba
“Liberi dai veleni di Roma, così abbiamo titolato l’iniziativa, chiama a partecipare tutte le persone che vogliono difendere la terra dove viviamo da un’aggressione senza precedenti portata avanti a colpi di ordinanza per costruire il mega inceneritore di Roma” fanno sapere gli organizzatori e i membri dell’Unione dei Comitati contro l’inceneritore.
“Gualtieri e i suoi sodali, nel complice silenzio della Regione Lazio, ci vorrebbero consegnare un futuro dove saremo condannati a respirare i veleni emessi dai rifiuti bruciati di Roma per oltre trent’anni. Davanti alla loro prepotenza, la mobilitazione senza sosta portata avanti in queste settimane dimostra che Santa Palomba non si piega perché intorno a essa si riuniscono, provenienti dai Castelli fino al mare, donne e uomini impegnati a difendere il loro futuro. Nell’ultimo fine settimana di agosto e nel primo di settembre attueremo, unitamente ai banchetti per la raccolta firme, un’azione di promozione straordinaria del corteo del 9 settembre per raggiungere il maggior numero di persone. A tutti i nostri sostenitori chiediamo da subito di aiutarci a diffondere con ogni mezzo l’appuntamento del corteo perché vivere “liberi dai veleni di Roma” è quanto di più giusto ci possa essere per ognuno di noi” conclude il messaggio dell’Unione dei Comitati contro l’inceneritore.