Saranno le sanzioni e le controsanzioni di Mosca la vera bomba atomica contro l’Europa

sanzioni container (2)

Le sanzioni alla Russia, e le relative controsanzioni, giunte ormai alla sesta tornata, rischiano di essere la vera bomba atomica contro la Ue. Per non parlare dei sequestri bei mobili e immpbili a provati cittadini, colpevoli solo di essere russi. Tutti beni, poi, che l’Italia dovrà manutenere in perfetta efficienza fino alla risoluzione del contenzioso, come dice la legge. Ma chi pagherà? Senza contare che giuridicamente si potrebbe discutere di queste iniziative. Ma a parte questo, siamo sicuri chge le sanzioni funzionino? O non fanno più male a noi che a Mosca? All’Italia sicuramente fanno male, come dimostrò l’altro giro di sanzioni all’epoca della Crimea. Il nostro comparto ortofrutticolo infatti risultò pesantemente penalizzato. E poi, diciamolo: si è mai vista una guerra vinta con le sanzioni?

La Ue: useremo la potenza economica delle sanzioni contro quella militare

Ma la Ue insiste. “Il presidente russo Vladimir Putin “ha mobilitato le sue forze armate per cancellare l’Ucraina dalla carta geografica. Noi abbiamo mobilitato il nostro potere economico unico (le sanzioni, appunto) per difendere l’Ucraina. E’ anche un nuovo capitolo nella storia dell’Unione: un nuovo modo di usare la potenza economica per contrastare quella militare. E per difendere i nostri valori europei più cari”. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. La quale ha anche ricevuto una lettera da Viktor Orban che si dice preoccupato per le sanzioni, soprattutto quelle energetiche.

Mosca: le sanzioni non ci piegheranno

Ma Mosca tiene duro. Nessuna sanzione può infrangere la volontà del popolo russo, che intende sostenere la verità storica e proteggere i propri legittimi interessi. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dicendo che “nessuna punizione, nessuna sanzione può spezzare la volontà della Federazione Russa e prevenire minacce dirette alla nostra sicurezza, cultura, storia”. Il destino del mondo, ha aggiunto, sarà deciso ora, se sarà unipolare, “sotto il pieno comando degli Stati Uniti, come lo vuole Washington e come tutti gli altri Paesi occidentali hanno già fatto i conti con esso. O se sarà giusto e democratico”. Secondo Lavrov è la Russia, insieme “alla stragrande maggioranza dei Paesi del mondo”, a rappresentare un ordine mondiale giusto.