Saviano a processo per aver definito “bastarda” la Meloni: verso il ritiro della querela

Saviano Meloni

Si apre oggi il processo, davanti al tribunale di Roma, che vede imputato lo scrittore Roberto Saviano accusato di diffamazione nei confronti di Giorgia Meloni. Lo scrittore aveva definito “bastarda” l’attuale presidente del Consiglio nel corso di una trasmissione tv su La7 nel dicembre 2020. Il tema al centro della puntata erano gli arrivi irregolari e i naufragi nel Mediterraneo.

Saviano a processo per diffamazione: parla il legale della Meloni

“La querela nasce dal livore utilizzato. Io ho insegnato a mio figlio che la parola bastardo è una offesa. Valuteremo comunque se ritirare la querela”: è quanto afferma l’avvocato Luca Libra, legale del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prima di entrare in aula a Roma nel processo che vede imputato lo scrittore Roberto Saviano di diffamazione per una vicenda del 2020.

Presenti in tribunale, tra gli altri, l’attrice Kasia Smutniak, gli scrittori Sandro Veronesi, Michela Murgia, Nicola Lagioia e il direttore de La Stampa, Massimo Giannini.

Lo scrittore ha difeso il suo insulto: è una critica feroce

Lo scrittore Roberto Saviano, intervistato da Giovanni Floris, spiega perché ha definito Meloni e Salvini ‘bastardi’: “Non lo ritengo un insulto, ma una feroce critica politica. Avevo visto il video di una madre che perde il bambino mentre la stanno salvando durante un naufragio. Com’è possibile, come fa la Meloni, parlare di ‘affondare le navi pirata’? Erano ambulanze del mare. Volevo scientemente trovare una parola forte e scandalosa. Su questo non si dibatte”.