Sbarchi senza fine dei “clandestini col telefonino” in tutta Italia: Ma l’odio è contro Salvini…

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Matteo Salvini attacca via social il dem Filippo Sensi che diventa protagonista di un manifestino web sul tema clandestini. “La distinzione tra profughi veri e profughi col telefonino, fatta e ripetuta da Salvini, mi fa semplicemente schifo”. Queste le parole di Sensi riportate da Salvini che ribatte: “Stiamo accogliendo centocinquantamila bimbi e donne dall’Ucraina. Questi sono profughi veri in fuga da una guerra vera, ben diversi da quelli che sbarcano a migliaia sulle coste calabresi, pugliesi e siciliane con il telefonino e le scarpette da tennis (e i cani da compagnia, ndr). Ma evidentemente a sinistra sono per accogliere tutti, senza distinzioni. Tanto pagano gli italiani…”.

Sbarchi senza fine di clandestini a Lampedusa

Infatti proseguono senza fine gli sbarchi illegali a Lampedusa. Dopo i 52 clandestini giunti ieri sull’isola con tre diversi approdi, altri 88 hanno raggiunto nelle scorse ore la più grande delle Pelagie. Il primo gruppo di 75 persone di varia nazionalità è stato intercettato a circa 8 miglia dalle coste dai militari della Guardia di finanza. Tra loro c’erano anche 6 donne e 13 minori, che non devono mancare mai per rendere credibile la fuga dalla guerra. Poi il trasbordo sull’unità navale delle Fiamme gialle. Alle 13, invece, al molo Favaloro la motovedetta della Guardia di finanza ha condotto 13 stranieri, tra cui 3 donne e un minore, rintracciati a capo Ponente. Dopo un primo triage sanitario per tutti è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove si trovano al momento 616  clandestini a fronte di una capienza di 350 posti.

Altri clandestini sbarcano da una nave spagnola

Inoltre sono sbarcati nel porto di Augusta, nel siracusano, altri 112 clandestini a bordo della nave spagnola Aita Mari. Perché non sono stati portati in Spagna resta un mistero. Ovviamente, grandi festeggiamenti a bordo alla notizia dell’assegnazione di un “porto sicuro”, dopo una settimana trascorsa in mare, mare nel quale nessuno li aveva ordinati di recarsi. Ma Tunisi o Sfax, non sono porti sicuri? Perché? Quale guerra c’è in Tunisia, quale Paese li ha invasi?

Forze dell’ordine allo stremo anche a Roccella Jonica

Anche “la situazione nel porto di Roccella Jonica a causa degli sbarchi è insostenibile, le forze dell’ordine sono allo stremo”. E’ quanto si legge in una nota della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno, dopo la visita del senatore Tony Chike Iwobi e dell’ex deputata Souad Sbai, del dipartimento nazionale dell’integrazione della Lega. Sono andati nella tensostruttura di prima accoglienza per immigrati illegali allestita a Roccella Jonica, in Calabria. “Dalla tirrenica alla jonica la situazione non cambia, anche se con aspetti diversi – spiega Saccomanno -, al porto di Roccella stessa situazione, ma con una organizzazione migliore grazie ai sacrifici delle Forze dell’Ordine”.