Scandalo appalti al Miur, la Procura chiede 2 anni per la funzionaria

Tribunale di Roma

Due anni e 2 mesi di carcere è la condanna sollecitata dalla procura di Roma nel processo con rito abbreviato per Giovanna Boda, l’ex dirigente del Ministero dell’Istruzione, al centro dell’inchiesta relativa agli appalti del Miur e che risponde di corruzione per atti contrario ai doveri d’ufficio e rivelazione dei segreti d’ufficio.

La requisitoria

Il Pm Carlo Villani, nella requisitoria, ha descritto il comportamento di Boda come persona “offuscata da un delirio di onnipotenza” ma ha anche sottolineato il pentimento dell’imputata, e la sua collaborazione alle indagini. Lo stesso Pm ha sollecitato pene che vanno dai 3 anni e 4 mesi, fino ai 10 mesi, per altri 5 imputati che, come Boda, hanno scelto il rito abbreviato.

A processo 9 persone

Con il rito ordinario, invece, sono sotto processo da settembre l’imprenditore Federico Bianchi di Castelbianco e altre 8 persone. Costituiti come parti civili nei processi il Miur e Presidenza del Consiglio.