Scauri, una donna ruba al supermercato: i carabinieri non la arrestano ma le pagano la spesa

carabinieri al supermercato (2)

Una bella storia, che viene dalla provincia di Latina, da Scauri .Che ha per protagonista l’Arma dei carabinieri ma che ci invita a riflettere che per la solidarietà agli altri spesso perdiamo di vista ci ci sta accanto. Ecco i fatti. Una pattuglia del Comando Stazione Carabinieri di Scauri, Latina, è intervenuta nella sede di un noto e frequentato supermercato di quel centro abitato. Lo scopo era di verificare una richiesta fatta dal personale addetto alla sorveglianza. Costoro segnalavano di aver sorpreso una donna in possesso di merce appena rubata dagli scaffali dell’esercizio, oltrepassando successivamente le casse senza pagare. I carabinieri intervenivano prontamente, svogendo subito gli accertamenti del caso.

I carabinieri accertano che la donna è indigente

Innanzitutto i militari hanno acquisito la denuncia per furto presentata dal direttore del supermercato nei confronti della donna. Si tratta di una 64enne del posto. Ma poi, verificato lo stato di estrema indigenza della stessa, tra l’altro incensurata e madre di un disabile, hanno deciso di elargirle il denaro necessario per pagare la spesa consistente in merce alimentare e per la cura della persona. Ora non sappiamo che fine farà la denuncia, né se la donna avrà gravi conseguenze per il suo gesto. Tuttavia le associazioni benefiche varie, iperattivi adesso per la guerra in Ucraina, e già attivi per i clandestini da diversi anni, qualche volta si dovrebbero attivare anche per il vicino della porta accanto.

Quanto si spende per i clandestini?

Non è la prima volta che le forze dell’ordine fanno nobili gesti di questo genere, si che si tratti di comprare la spesa a chi ha bisogno sia che si tratti di consolare un anziano rimasto solo. Però questo ci deve far riflettere. Con i pesanti rincari avvenuto negli ultimi mesi, ben prima della guerra, molti italiani non ce la fanno più a fare la spesa. E quindi a mangiare. E’ qui che lo Stato deve intervenire prontamente, destinando magari una parte delle ingenti risorse che spende per i traghetti anti-Covid dei clandestini e i centri di accoglienza anche ai suoi cittadini. Quei clandestini che arrivano con costosi telefonini e pagano i passaggi anche diecimila dollari. Queste storie non dobrebbero più ripetersi.