Scende ancora il Covid (ma non i ricoveri), ma preoccupa il vaiolo delle scimmie: numeri importanti

Sono 7.537 i nuovi casi di coronavirus e 62 i morti in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio. I tamponi processati, tra molecolari e antigenici, sono 80.177 che fanno rilevare un tasso di positività pari al 9,4%. Sono 255 i ricoverati in terapia intensiva, 5 in meno di ieri, e 5.281 i ricoverati con sintomi, 47 in più di ieri.
Nel Lazio oltre 120mila gli attualmente positivi
Sono 121.119 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 597 ricoverati, 33 in terapia intensiva e 120.489 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 1.442.198, i morti 11.333, su un totale di 1.574.650 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.

I numeri del vaiolo delle scimmie stanno diventano importanti
“I numeri del vaiolo delle scimmie stanno diventano importanti. Se mettiamo insieme i casi confermati con i sospetti, sono 400 in poche settimane in 25 Paesi del mondo. La diffusione del contagio è ormai globale. In pratica tutti i Paesi evoluti dal punto di vista sanitario hanno riportato dei casi e chi ancora non l’ha fatto lo farà a breve. I contagi iniziano a essere significativi e il fenomeno è destinato a crescere ancora, perché il tempo di incubazione di questa infezione arriva a 3 settimane e poi ci saranno i contagi da contatto. Complessivamente si sta agendo bene, il livello di allerta si è alzato e anche i cittadini si fanno vedere dai medici in caso di strani rush cutanei”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.
“E’ importante l’isolamento fiduciario per quanto riguarda i contatti, non stiamo parlando di fare la quarantena obbligatoria come con il Covid, ma di non avere rapporti stretti con altre persone – precisa l’esperto -. Poi un passaggio potrebbe essere quello della vaccinazione dei contatti e pensare alla vaccinazione, visto che le dosi ci sono, di alcune categorie, che si potrebbe fare nelle prossime settimane. Complessivamente – osserva Bassetti – la gestione del fenomeno, anche per quello che abbiamo imparato con il Covid, è avvenuta in maniera attenta”.