Schlein senza vergogna: grida al “pericolo fascista” dalla Svizzera

“I rapporti tra Italia e Svizzera hanno radici profonde, hanno trovato una struttura politica negli anni bui del ventennio del fascismo che ha visto migliaia di esuli trovare rifugio in questo Paese. Anche grazie a loro si è strutturato l’antifascismo italiano, una fase storica che è bene ricordare in un momento come questo, in cui vediamo troppi pericolosi rigurgiti di nazionalismo e soprattutto di negazionismo della storia, con un pensiero che possiamo ancora definire fascista”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein intervenendo al congresso del Partito socialista svizzero.
Procaccini: “Il solito comportamento inaccettabile della sinistra”
“Quella della Schlein doveva essere un’estate militante italiana, ed è diventata un giro per i laghi della Svizzera ad insultare gli italiani tra un aperitivo e l’altro. E così per giustificare il cambio di programma, la segretaria del Pd ritira fuori in queste ore tutto l’armamentario del pericolo fascista, evocando fantasiose derive autoritarie. Criminalizzando di fatto gli italiani che hanno scelto di votare per il centrodestra al governo”. Lo afferma in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, copresidente del gruppo Ecr del Parlamento europeo. “E’ il solito comportamento inaccettabile. Come accaduto nel corso della sua recente visita al Parlamento europeo, la segretaria del Pd conferma l’atavico vizio degli esponenti della sinistra. Quello di denigrare l’Italia appena messo piede fuori dai confini nazionali”, conclude.

Calderoli: “Schlein attacca la reputazione internazionale dell’Italia”
“Alle chiacchiere in libertà di Elly Schlein, alle sue chiacchiere basate sui soliti presupposti ideologici di sinistra, siamo fin troppo abituati. Che però Elly Schlein vada all’estero, in questo caso in Svizzera al congresso di un partito, in un contesto importante, a infangare e screditare il nostro Paese, parlando di ‘pericolosi rigurgiti di negazionismo’ e di ‘pensiero fascista’, sono parole sue, ecco questo proprio non possiamo accettarlo. Chi è segretario di un partito nazionale, anche se d’opposizione, ha una grande responsabilità istituzionale e dovrebbe volere il bene del proprio Paese, sempre, e quando va all’estero dovrebbe ricordarsi che quando si attacca il nostro Paese si attacca tutti noi, la nostra credibilità internazionale, la nostra reputazione e il nostro futuro”. Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali.