Scioperi trasporti, sempre il venerdì o il lunedì: e chi paga sono solo gli italiani

sciopero dei trasporti

Ministero dei Trasporti all’attacco sullo sciopero indetto per venerdì prossimo, “guarda caso come sempre prima del weekend”. A sottolinearlo è una nota del Mit, che recita: “In vista delle sciopero generale proclamato da alcune sigle sindacali per il 17 novembre, si ribadisce che la mobilitazione non potrà paralizzare il settore trasporti per l’intera giornata (guarda caso come sempre prima del weekend), e con milioni di italiani il cui diritto alla mobilità non può essere cancellato”.

Salvini potrebbe ricorrere alla precettazione

Matteo Salvini minaccia la precettazione in vista degli scioperi dei prossimi mesi. “Guai a mettere in dubbio il diritto allo sciopero – ha detto il ministro delle Infrastrutture e del Trasporto -. Ma non si può negare il diritto al lavoro di milioni di lavoratori. Non si può fermare il Paese per 24 ore”. “Casualmente poi questi scioperi sono il lunedì o il venerdì – ha sottolineato anche lui -. Bene ha fatto la Commissione di garanzia a chiedere un contingentamento. Scioperare per 4 ore è legittimo, per 24 ore no. Se i sindacati aderiranno, bene, altrimenti c’è lo strumento della precettazione previsto dalla norma. Vorrà dire che mi prenderò la mia quota parte di attacchi”.

La replica di Landini (Cgil)

Immediata la replica della Cgil. “Questo è un attacco al diritto di sciopero, un modo arrogante. In Italia non sono i ministri che decidono quante ore di sciopero si programmano e se si fanno o no, è diritto delle persone decidere se vogliono aderire o no a uno sciopero”, ha detto il segretario generale Maurizio Landini. “Questa è una logica arrogante – ha continuato Landini – perché Salvini pensa di poter stabilire quando gli scioperi sono validi: il diritto allo sciopero è garantito dalla costituzione. Noi stiamo rispettando tutte le leggi e c’è un confronto aperto con la commissione di garanzia, non capisco perché debba intervenire il ministro a condizionare la discussione che si sta facendo”.