Scontro De Gregorio-Storace. Lei: “Non si dice zingari, si dice borseggiatori…” Storace: “I cittadini come li chiamano?”

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Nella puntata dell’11 marzo di «In Onda» (La7) si accende la discussione tra Concita De Gregorio e Francesco Storace. L’ex governatore del Lazio ha ricordato che allora la Pisana fece un accordo con la Tunisia per far venire gli immigrati in Italia regolarmente. Per questo avrebbero dovuto dimostrare di conoscere l’italiano, le usanze italiane etc. Il messaggio, secondo Storace, che oggi la sinistra sta mandando è che venire in Italia rappresenterebbe la soluzione alla povertà per gli africani e gli asiatici. Insomma, il Paese di Bengodi. Sappiamo tutti che non è così, ha detto Storace. Perché se il lavoro non c’è, se la casa non c’è, è chiaro che questi vengono a fare i criminali, e i fatti lo dimostrano. La cosa più buona che può capitare loro è di chiedere l’elemosina davanti ai supermercati, per poi consegnare i soldi alla mafia nigeriana.

Storace: perché si dipinge l’Italia come il Paese di Bengodi?

Ma questo è un altro discorso. Tutti i presenti su La7, a cominciare dalla De Gregorio, sono evidentemente convinti che chiunque voglia, possa e debba venire in Italia liberamente, in barba alle leggi del loro Paese e del nostro. E che per farlo poi mettano a rischio anche dei minori incolpevoli, è qualcosa su cui si dovrebbe riflettere e magari anche perseguire penalmente. Che vorrebbe la sinistra? Che chiunque dica “voglio venire in Italia” possa liberamente venire? E magari li andiamo a prendere noi con i traghetti di linea? Questo non sarà mai, non abbiamo votato a destra per permettere l’invasione quando in Italia ci sono ben altre priorità.

Storace ai buonisti: voi vivete in un altro mondo…

Comunque su La7 c’è stato un momento di tensione quando Storace ha difeso il microfonista dell’Atac che ha avvisato i viaggitari di stare attenti ai borseggiatori. La giornalista lo corregge: «La voce della metro ha detto “attenti agli zingari”, non “attenti ai borseggiatori”». E lui ha corretto a sua volta: «E perché, come li chiamano i cittadini? Li chiamano gli zingari. La verità è che voi vivete in un altro mondo, vivete in una nuvola». E noi aggiungiamo: per questo perdono tutte le elezioni tranne le primarie interne….