Scontro sulla RAI. Gasparri difende Foa e la sinistra va in tilt

E’ scontro sulla RAI, l’emittente televisiva pubblica. Evidentemente certa sinistra la continua a ritenere riserva di caccia personale. Da Sanremo ai principali talk show di intrattenimento e approfondimento politico, l’orientamento della TV di Stato è fin troppo chiaro. Ma forse ancora a qualcuno non basta. Magari si vorrebbe proprio una televisione di regime, dove il pluralismo democratico sia soltanto un lontano ricordo. Non si capirebbero altrimenti i ripetuti attacchi a Marcello Foa, il presidente della RAI votato dall’allora maggioranza giallo verde insieme ai parlamentari di FDI e di Forza Italia. Bocconiano, stimatissimo giornalista, già inviato de Il Giornale all’inizio degli anni 2000, tutti i titoli a posto per stare al vertice della televisione pubblica. Ma già la partenza era stata difficile, con la prima bocciatura della nomina in commissione vigilanza e poi la fumata bianca a settembre del 2018. Ora in maggioranza con i Cinque Stelle c’è il PD, e la voglia di lottizzazione dell’emittenza pubblica ritorna prepotentemente alla carica.

Scontro sulla RAI

Scontro sulla RAI dunque, e a difesa di Foa interviene duramente il senatore Maurizio Gasparri. Pietra dello scandalo sarebbe stata la nomina della giornalista Annalisa Bruchi, attuale conduttrice di Povera Patria, quale segretario generale del Prix Italia, privilegiando un’esterna rispetto a giornalisti interni alla RAI. Apriti cielo, le polemiche mai sopite sono subito di nuovo esplose. Fino ai massimi livelli, ovviamente con le loro belle sponsorizzazioni politiche. Eh sì, perchè a scrivere nientedimeno che al ministro Gualtieri sono stati proprio i consiglieri RAI Rita Borioni in quota PD e Riccardo Laganà in rappresentanza dei giornalisti interni, chiedendo di attivarsi per revocare subito quella nomina che per qualcuno a sinistra non s’aveva da fare. E subito appresso Michele Anzaldi, Segretario della Vigilanza RAI che si è schierato in difesa dei giornalisti interni. Lotta di potere dunque, senza esclusione di colpi.

Gasparri difende Foa e la libertà di opinione. E si becca la censura dell’UsigRai

In difesa di Marcello Foa è sceso in campo Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e membro della commissione Vigilanza RAI.”Borioni e un tal Laganà minacciano vanamente il presidente della Rai Foa per un incarico minore e temporaneo affidato alla Bruchi, volto ‘storico’ benché precario della Rai. Questi due invece di parlare da ‘padroncini’ della Rai, quali non sono, si dovrebbero vergognare delle situazioni di precariato che fanno dilagare, salvo che per i loro compagni di sinistra. La loro condotta sarà portata all‘attenzione della Vigilanza”. Queste le parole del politico di FI, mentre il segretario UsigRai Vittorio di Trapani difende i due consiglieri di amministrazione censurando Gasparri. Inaccettabili le sue parole per l’esponente sindacale. Sembra proprio che in RAI la prima repubblica non sia mai finita, e che gli interessi dei cittadini che pagano il canone siano un semplice orpello non necessario. Intanto la Annalisa Bruchi continua tranquilla nel suo lavoro, in attesa che la commissione Vigilanza ci dica se qualcuno ha sbagliato. E se per i compagni che sbagliano, come si diceva una volta, ci sarà o meno una qualche sanzione.