Scoperta a Sacrofano una piantagione di marijuana, arrestati due albanesi
Una piantagione di marijuana scoperta a nord della Capitale dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, arrestati due albanesi. Le Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma, fermato per un controllo un’auto con due persone a bordo. notavano che dall’abitacolo proveniva l’odore delle inflorescenze della cannabis. Immediatamente scattata la perquisizione della loro abitazione, una villa a Sacrofano, al cui interno era stato allestito un laboratorio per la coltivazione della cannabis, attrezzato con sofisticati impianti di areazione, irrigazione e illuminazione, strumentazione varia (trasformatori, lampade, ventilatori, filtri d’aria e aspiratori), utile a riprodurre artificialmente le condizioni ideali per la crescita delle piante, fertilizzanti e prodotti chimici.
Trovate 450 piante di marijuana in fiore e 250 bulbi pronti
Complessivamente trovate 450 piante di marijuana in fiore e 250 bulbi pronti per la messa in vaso. I due arrestati dovranno rispondere di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. La procura di Tivoli ha chiesto la convalida dell’arresto e la custodia in carcere degli arrestati al giudice per le indagini preliminari che accogliendo la richiesta del pm ha emesso la misura cautelare.
Tunisino minorenne beccato per spaccio
La Polizia di Stato di Modena ha denunciato in stato di libertà un cittadino tunisino di 17 anni per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Una pattuglia della Squadra Volante, in servizio di controlloin zona centro, nel transitare all’interno del parco Novi Sad, notava un giovane seduto su una panchina, che alla vista della Polizia nascondeva tra i cespugli, sotto alcune foglie secche, un involucro in cellophane, subito recuperato dagli operatori, e contenente un pezzo di sostanza solida di colore marrone. Da prova narcotest, la sostanza risultava essere hashish per un peso di 27,25 grammi. Il 17enne, minore straniero non accompagnato, denunciato per detenzione ai fini di spaccio, poi riaffidato alla comunità di riferimento.