Scritte antisemite sulla Sinagoga Beth Shmuel di Roma: “Gravissimo atto di odio”

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Ennesimo episodio di antisemitismo a Roma, nei pressi di piazza Bologna. Nella notte, ignoti hanno imbrattato con scritte antisemite la targa d’ingresso della Sinagoga Beth Shmuel, situata in via Garfagnana, a pochi passi da uno dei luoghi simbolo della comunità ebraica romana. Con una bomboletta spray sono apparse frasi agghiaccianti come “Juden Raus” (“ebrei fuori” in tedesco) e “Sieg Heil”, accompagnate da svastiche nere, marchi indelebili dell’odio nazifascista.

La denuncia arriva direttamente da Amos Tesciuba, rappresentante della comunità ebraica nel quartiere, che ha definito l’accaduto “un atto gravissimo, compiuto in uno dei momenti più delicati della nostra storia”. Tesciuba ha inoltre lanciato un appello alle istituzioni e alle forze dell’ordine: “Confidiamo nei sistemi di sicurezza e soprattutto nella collaborazione delle forze dell’ordine per trovare e far condannare i colpevoli nel più breve tempo possibile”.

Un gesto che colpisce nel cuore della comunità

La sinagoga di via Garfagnana non è solo un luogo di culto, ma anche un punto di riferimento culturale e sociale per centinaia di famiglie della zona. Il quartiere di piazza Bologna, da sempre crocevia di storie ebraiche, ospita numerosi membri della comunità, molti dei quali con legami diretti alle famiglie perseguitate durante le leggi razziali e la deportazione nazista. Colpire questo luogo con simboli di odio e frasi che evocano il terrore del Terzo Reich è più di una semplice provocazione: è un attacco diretto alla memoria storica, alla dignità umana e ai valori democratici su cui si fonda la Repubblica italiana.

Indagini in corso

Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza per raccogliere eventuali indizi utili all’identificazione dei responsabili. Non si esclude alcuna pista, inclusa quella di gruppi neofascisti attivi nella Capitale.

Antisemitismo in Italia

Si tratta di un contesto più ampio di preoccupazione per la crescente ondata di antisemitismo, spesso veicolata anche sui social e negli stadi. Secondo l’Osservatorio sull’antisemitismo della Fondazione CDEC, solo nel 2024 si sono registrati oltre 300 episodi discriminatori, molti dei quali accompagnati da simbologie naziste. Gli esperti parlano di un clima avvelenato, in cui la memoria della Shoah rischia di essere riscritta o banalizzata, e chiedono un rafforzamento degli strumenti educativi e normativi per prevenire il ripetersi di simili atti di odio.

“Non ci faremo intimidire”

Non ci faremo intimidire”, è il messaggio che arriva forte e chiaro dalla comunità ebraica. La sinagoga Beth Shmuel rimarrà aperta, punto fermo di cultura, dialogo e memoria. Proprio in questi giorni, si stanno organizzando iniziative pubbliche contro l’odio e la discriminazione, a testimonianza della volontà di trasformare l’orrore in occasione di impegno civile.