Scuola dell’infanzia a Roma, via al maxi piano assunzioni: 1005 nuovi educatori e insegnanti entro il 2025

Educatrici e insegnanti dei nidi e scuole dell’infanzia, Roma corre ai ripari dopo un anno scolastico tutt’altro che tranquillo. Tra carenze di personale, classi scoperte e genitori esasperati, il Comune prova a rimettere ordine con una mossa che sa tanto di svolta (e un po’ di campagna elettorale). Arrivano infatti mille nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Le “crepe” del sistema dovute alla mancanza di personale
L’anno scolastico appena concluso ha messo in evidenza, ancora una volta, tutte le crepe del sistema: supplenze last minute, assenze croniche nei nidi e nelle materne, e famiglie spesso lasciate senza alternative. In alcuni casi, le scuole hanno dovuto rimandare l’apertura o accorciare gli orari proprio per la mancanza di personale. Il ricorso ai contratti precari non solo ha penalizzato i lavoratori, ma ha minato la continuità educativa di bambine e bambini. Il disagio si è fatto sentire in ogni angolo della città.

Oltre mille assunzioni per dire addio al precariato
Adesso Roma Capitale annuncia un piano di 1005 assunzioni a tempo indeterminato entro il 2025. Alle 240 già in corso, se ne aggiungeranno altre 765 entro dicembre. Una spinta significativa, che va ad aggiungersi alle 746 immissioni in ruolo effettuate dal 2022 a oggi. In totale, 1751 educatrici e insegnanti assunte negli ultimi tre anni.
L’obiettivo è quello di garantire una copertura stabile e duratura del personale, archiviando finalmente la “patologia” delle nomine a singhiozzo. Dietro al piano c’è un accordo con le rappresentanze sindacali, segnale che la trattativa ha puntato sul consenso e su un percorso condiviso.
Cambiamenti per le supplenze
Tra le novità anche una revisione del regolamento delle supplenze, che dovrebbe rendere tutto più veloce e snello: meno burocrazia, più certezze. L’idea è di creare un sistema davvero efficiente, che possa intervenire subito quando un posto si scopre, evitando le consuete lungaggini.
Difficile non leggere questa mossa anche in chiave politica, vista l’aria da pre-campagna elettorale che si respira sempre più forte a Roma. Ma se davvero le assunzioni arriveranno come promesso e se i tempi saranno rispettati, almeno per la scuola dell’infanzia romana potrebbe essere l’inizio di una nuova fase, finalmente più stabile, più giusta per chi lavora e più affidabile per le famiglie.