Scuola, docenti e sindacati chiedono un rinvio dell’apertura

scuole Zingaretti

Le scuole e le Università si devono tenere chiuse fino a emergenza sanitaria rientrata per il 70,4% dei docenti. Necessario è avere uno standard unico per la Didattica a distanza (lo sostengono l’82,4% degli insegnanti) con relativa formazione specifica ai docenti per oltre il 90%. Sono questi alcuni dati che emergono dal Policy brief dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche “La scuola in transizione la prospettiva del corpo docente in tempo di Covid-19”. L’indagine, a cui hanno partecipato oltre 800 docenti, ha riguardato gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado (asili nido, scuole dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e Università e corsi Afam, pubbliche, private e paritarie.

Scuole, per ora meglio proseguire con la dad

“Dalla nostra indagine emerge che il corpo docente promuove la didattica a distanza come una giusta soluzione per fronteggiare il problema della pandemia-. Lo ha spiegato il presidente dell’Inapp, Sebastiano Fadda. Due insegnati su tre pensano che sia giusto tenere chiuse le scuole fino a quando l’emergenza sanitaria sarà rientrata. In pratica il sistema dell’istruzione, trovandosi nella burrasca del mare aperto dell’emergenza sanitaria, ha utilizzato la “scialuppa” della didattica a distanza per rientrare in un porto sicuro con tutto il proprio carico di lavoratori e studenti. Aver remato nella stessa direzione, docenti e studenti, è servito a salvare il ciclo di studi.

Emersi numerosi endamici problemi

Ma è chiaro che sono emersi allo stesso tempo molteplici problemi. Come gli organici insufficienti, l’inadeguata dotazione strumentale, la scarsa padronanza dell’utilizzo dell’Ict da parte del nostro corpo docente. Che è un corpo docente con la maggior presenza di over 50 fra i Paesi Ocse e con la percentuale più bassa di insegnanti con età compresa fra i 25 e i 34 anni (0,5%). Nonostante questo, il corpo docente ha espresso la volontà di continuare ad utilizzare le tecnologie Ict anche quando la pandemia sarà sconfitta”.

I sindacati: massima cautela sulle scuole

Contrari a riaperture affrette anche i sindacati. “Continuiamo a pensare che sul ritorno a scuola serva la massima cautela, perché il Covid non è affatto superato. Sarebbe sicuramente meglio allungare i tempi della didattica a distanza alle superiori fino al 17 gennaio, con rientro quindi lunedì 18. Lo afferma Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief. “Occorre un’indagine sulla diffusione del virus tra gli studenti e tra il personale come si era deciso quest’estate, quando i casi accertati di contagio erano il 3% di quelli registrati oggi. Sarebbe anche opportuno rendere prioritaria la vaccinazione volontaria di docenti, educatori e Ata. Inoltre, bisognerebbe incrementare le autonomie scolastiche, quindi su sedi, classi e organici del personale, in base alle esigenze del territorio e non di calcoli teorici”.

Infine, si apprende che domani si svolgeranno le mobilitazioni in tutta Italia, organizzate da studenti, insegnanti e genitori del comitato “Priorità alla Scuola” per chiedere l’apertura in presenza e in sicurezza di tutte le scuole.