Scuola, dossier della Uil sugli istituti di Roma: ecco la lista dei danni

Emergenza edilizia scolastica
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Bagni distrutti, rifiuti a cielo aperto, porte divelte, cortili e spazi verdi incolti. È impietosa la fotografia delle scuole della nostra regione fatta dalla Uil Lazio, che in un dossier ha raccolto le testimonianze di docenti e alunni degli oltre 3mila istituti regionali. Il quadro non è dei migliori per i 714mila studenti del Lazio che si trovano a vivere quotidianamente situazioni precarie, dove a rischio è anche la sicurezza. Come ricordano i nove crolli avvenuti in istituti scolastici di Roma solo lo scorso anno.

Crolli e degrado dal Centro alle periferie

Tra le scuole visitate dalla Uil ci sono molti istituti di periferia: la cine tv Rossellini di via della Vasca Navale (“dove si registra una delle situazioni più precarie in assoluto”), il liceo Seneca di via Albergotti, in zona Boccea (“dove sono in corso opere di ristrutturazione”), il Gassman di Primavalle (“nell’occhio del ciclone, poco tempo fa, per la scelta del preside di ampliare i locali della propria segreteria anziché destinare i fondi al miglioramento degli spazi comuni”).

Il caso dell’Artistico Ripetta

Secondo il sindacato, degrado e la precarietà non risparmiano nemmeno le scuole del centro. Come ad esempio, il liceo Artistico di via di Ripetta, che ha inaugurato l’anno scolastico in corso con il crollo di una vetrata. Oppure lo storico liceo Virgilio, dove è crollata una parte del tetto, mentre al Machiavelli di piazza Indipendenza, sottolinea la Uil, “prima delle vacanze natalizie si è sfiorata la tragedia con una porzione di soffitto caduta nella classe 5B durante le ore di lezione”.

La sicurezza

I dati sulla sicurezza degli edifici scolastici sono sconfortanti sia a Roma che nelle scuole di provincia. Nella Capitale, a inizio anno 2023-2024, l’80% dei 1.987 plessi scolastici non dispone del certificato antisismico, mentre circa sette scuole su dieci non sono a norma con la certificazione di collaudo statico e con le norme antincendio.

Così in regione

Carenze che si confermano anche per le 3.385 scuole della regione. Al liceo scientifico Labriola di Ostia, scrive la Uil, sono crollate parti dei cornicioni esterni, mentre all’Istituto comprensivo di Sonnino più volte le istituzioni sono state chiamate in causa. Si registrano problemi strutturali anche al liceo socio pedagogico Santa Rosa e allo scientifico Ruffini di Viterbo. Sempre nel capoluogo della Tuscia, all’istituto Oriolo, sono invece stati avviati i lavori di ristrutturazione.Infine, sono ancora inagibili le scuole nel nel reatino dove si attende la ricostruzione post-terremoto.

Meno fondi

Nonostante i continui allarmi, la Uil sottolinea come gli enti proprietari degli immobili continuino a tagliare le spese destinate all’edilizia scolastica: dai Comuni – che hanno competenza sugli edifici di scuole materne, elementari e medie, alle Province – che hanno invece competenza su istituti e scuole di istruzione secondaria superiore.

I fondi di Bilancio

Anche il bilancio 2024 della Città metropolitana di Roma Capitale – che nel 2023 si è giovato dei 20 milioni del Pnrr – nel 2024, dice la Uil, vede diminuire proprio di questa cifra le spese destinate all’edilizia scolastica (dai 32 milioni del 2023, si passa ai circa 12 del 2024). In questo caso, spiega il sindacato, influisce anche la forte riduzione dei trasferimenti dalle altre amministrazioni pubbliche all’Ente (dai 204 milioni del 2023 ai 138 milioni nel 2024, mentre per il 2025 sono previsti 53 milioni). D’altronde, la stessa destinazione dei fondi Pnrr va in questa direzione. La sola area metropolitana di Roma, scrive la Uil, nel confronto tra la previsione di maggio e quella di dicembre 2023,  perde circa 2 milioni di euro. Stesso discorso per Latina, mentre alla provincia di Viterbo mancano all’appello 4 milioni di euro.

Edilizia scolastica

Non sono solo i bilanci istituzionali a prevedere importanti tagli alla voce edilizia scolastica. Anche nell’ultima stesura del Pnrr si registra una riduzione dei fondi destinati alle scuole. La sola area metropolitana di Roma, nel confronto tra la previsione di maggio e quella di dicembre 2023,  perde circa 2 milioni di euro. Stesso discorso per Latina e ben 4 milioni in meno per l’edilizia scolastica viterbese.

Il segretario di Uil Lazio

“Ci chiediamo se i nostri politici abbiano mai messo piede nelle scuole pubbliche della Capitale – dice il segretario generale della Uil Lazio, Alberto Civica – Anzi li esortiamo a visitare gli istituti da noi menzionati e vedere come sono costretti a vivere i nostri giovani, i lavoratori e le lavoratrici delle scuole, soprattutto di quelle superiori di secondo grado. E se un’impalcatura dovesse crollare durante la lezione? E se i calcinacci e i mattoni a vista nei servizi igienici dovessero ferire gli studenti? E se qualcuno toccasse i fili elettrici scoperti? Ci risulta che pochi giorni fa all’istituto Rossellini, ad esempio, si sia nuovamente sfiorata la tragedia a causa di un albero del cortile che è crollato improvvisamente sui vetri di un’aula, fortunatamente vuota in quel momento. Se non fosse stato così, probabilmente staremmo qui a piangere le vittime. Vittime di un sistema irresponsabile però, non certo di un fato ostile”.