Scuola, i grillini insistono con l’apertura ma non hanno fatto niente per i trasporti

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Scuola, il governo sempre più diviso. I grillini vorrebbero una ripartenza totale, ma poiché non hanno risolto il problema dei trasporti, non è possibile. “Noi vorremmo è che si ritornasse alla scuola al 100% in presenza nelle aree gialle e arancioni perché ritengo che la scuola avrebbe dovuto da sempre essere l’ultima a chiudere e la prima a riaprire e quindi per noi questo è un tema determinante per il decreto. Porremo in Cdm ma come sempre troveremo una soluzione di equilibrio”. Lo ha affermato il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli.

Scuola, grillini e Pd in rotta di collisione

Più prudente Zingaretti. “Va valutato lo scaglionamento degli ingressi a scuola per fare in modo che non ci sia un eccessivo peso sulla rete dei trasporti”. Così il presidente della Regine Lazio sul ritorno in presenza degli studenti a scuola. “La cosa più importante sulla scuola sono i trasporti e la capienza delle aule – spiega il governatore -. Oggi faremo il punto con la scuola, con i sindaci e con la rete del trasporto. Garantire il ritorno in classe penso sia giusto, ma senza far finta di non sapere che la massa dei flussi verso le scuole può essere pericolosa”.

Gelmini: lavoriamo per settembre

La verità è che si deve lavorare per settembre, per evitare quarte o quinte ondate. “Stiamo già lavorando per settembre, in questo mese e mezzo che manca alla fine del calendario scolastico ce la mettiamo tutta per riaprire in sicurezza, e ci riusciamo, e, per arrivare a una media di presenza superiore al 70%. M,a onde evitare di trovarci nella stessa situazione a settembre stiamo già lavorando sulla riapertura dell’anno scolastico”. Lo ha detto Maria Stella Gelmini, ministro per gli Affari regionali.

Per i trasporti c’è molto da lavorare

“E’ evidente – ha sottolineato Gelmini – che il tema della mobilità è delicato, ma su questo c’è la massima collaborazione da parte del Governo e c’è una condivisione di responsabilità con Province, Comuni e Regioni. Mi pare che questo sia unico approccio per evitare polemiche. Condividere le responsabilità e coniugare la necessità di far riaprire le scuole, però con la sicurezza per la vita degli studenti, degli insegnanti e delle loro famiglie”.

Decaro: i vagoni non si trovano all’autosalone

Più pragmatico il sindaco di Bari. “Provate a pensare alle linee ferroviarie extraurbane: acquistare un vagone ferroviario non è solo una questione economica ma una questione di tempi di produzione. I vagoni non si acquistano in autosalone”. Ci vuole oltre un anno per produrre un vagone”. Così, il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro, ha commentato i trasporti, uno dei nodi che impedisce un ritorno a scuola in sicurezza. Suscita, molte domande il fatto che in tutti questi mesi si siano fatti pochi progressi sulle soluzioni relative ai trasporti.

I presidi del Lazio: rimodulare gli ingressi

Una decisione all’insegna del buon senso. Così il presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio, Mario Rusconi definisce indicazioni uscite dal confronto di ieri fra il Cts e i presidenti di regione sulla presenza in classe degli studenti delle scuole superiori dal 26 aprile. “La stragrande maggioranza di presidi di Roma e del Lazio – sottolinea Rusconi – già nei giorni passati aveva chiesto una rimodulazione del 100% degli studenti per tutte quelle scuole che per problemi logistici non riescono a garantirla”.

Lavorare sull’ingresso e l’uscita da scuola

“Tuttavia sarà necessario che vengano chiariti, ancora, alcuni aspetti riguardanti l’entrata e l’uscita degli studenti delle scuole superiori, e tutti quei problemi relativi ai trasporti pubblici. In questo senso – aggiunge – auspichiamo che nelle prossime ore ci siano tavoli di confronto e collaborazione tra gli uffici scolastici regionali, le prefetture e i rappresentanti dei presidi così come avviene già da tempo nel Lazio”.

Attenzione che tra qualche settimana non si richiuda

“Affinché tra qualche settimana le scuole non richiudano – prosegue – confidiamo nella consapevolezza di tutti. Studenti, famiglie e cittadini, a rispettare quei consigli di profilassi che ormai da più di un anno ci giungono dall’Iss e dal Cts. Occorrerà che i nostri studenti agiscano con grande responsabilità e senso civico, mettendo in pratica anche quanto viene consigliato loro quotidianamente dagli insegnanti”.