Scuola, protesta dell’Ugl: “Dal governo solo banalità date in pasto all’opinione pubblica”

scuole Zingaretti

Scuola, “il ministero ha sottoscritto con alcune sigle sindacali una sorta di Protocollo d’intesa che dovrebbe consentire l’avvio dell’anno scolastico in regime di sicurezza. Pagine di banalità date in pasto all’opinione pubblica contrabbandando il nulla fatto inciucio come un passo avanti per la scuola. Un qualcosa che offende la dignità dei lavoratori dell’Istruzione e l’intelligenza di tutti”. E’ quanto afferma il Segretario nazionale dell’Ugl Scuola (Unione generale del Lavoro), Ornella Cuzzupi, a fronte della firma del Protocollo Governo-Sindacati. “Leggendo quanto sottoscritto – aggiunge – ci si rende immediatamente conto di essere in presenza di un’operazione demagogica. La quale nulla aggiunge al vuoto assoluto messo in campo in questi mesi per la scuola.

Nulla di fatto per le emergenze della scuola

Non è la gratuità o meno dei tamponi in discussione, bensì la discutibile, intera, gestione di tutta la vicenda legata al contenimento della diffusione del contagio epidemico che rimane inevasa. Nulla è stato fatto per garantire il distanziamento, nulla è stato fatto per l’eliminazione delle classi-pollaio. E ancora nulla è stato fatto per dare un senso concreto alle raccomandazioni e ai propositi che rimangono parole nell’aria. Come al solito toccherà ai lavoratori confrontarsi con la vita vera cercando soluzioni concrete a fronte di indicazioni generiche e prive di legami con la realtà”. L’Ugl Scuola rimarca nuovamente la totale mancanza di visione concreta per l’Istituzione scolastica. “Ma come si può immaginare di risolvere i problemi senza offrire risposte realistiche ed efficaci? – chiede Cuzzupi -.

Smantellare le vecchie logiche di potere

Qui serve smantellare le vecchie logiche di potere e realizzare quanto necessario. Una vera politica di edilizia scolastica, l’adeguamento delle strutture che vadano ben oltre le finestre aperte per garantire l’aereazione, una seria politica dei trasporti per la scuola. E, soprattutto, dar vita all’immissione in ruolo di altre decine di migliaia di docenti tra i vincitori, idonei di concorso e i precari presenti nelle graduatorie con anni e anni di servizio alle spalle. Tutti in perenne attesa dell’istituzione di percorsi formativi abilitanti banditi dal ministero. In modo da garantire la copertura dei posti vacanti e la possibilità di una gestione delle classi con un minor numero di studenti. Di tutto ciò non hanno fatto assolutamente nulla”.

Volutamente ignorato il confronto con l’Ugl

“L’Ugl – ricorda ancora Cuzzupi – ha chiesto più volte un confronto ma questo costantemente e volutamente ignorato. Forse perché il dicastero, rimanendo ancorato ad arcaiche logiche di potere che non implicano l’ascolto di voci libere e non convenzionali, non può dar risposta a nessuna delle nostre riflessioni. L’Ugl Scuola, comunque, rimane fedele alla sua politica di difesa vera dei lavoratori e si attiverà con ogni mezzo e su tutto il territorio nazionale per assicurare alla Scuola, ai lavoratori e alle famiglie degli studenti quanto necessario”.