Scuola, vi diciamo noi come finisce: riaprirà e subito dopo chiuderà…

scuola morti apertura (2)

Scuola, ecco come finirà. Per far vedere che il governo è stato bravissimo, gli istituti riapriranno. Solo che, pochi giorni dopo, alla prima febbre, si chiuderà tutto di nuovo. Salvando così capra e cavoli. Ne è convinta la Lega. ”Mancano poche settimane al 14 settembre, data in cui la scuola dovrebbe ripartire, e il governo brancola nel buio. Gli insegnanti di tutta Italia sono appesi alla confusione di un ministro ormai commissariato. Ministro che non ha avviato in tempo le procedure per le immissioni in ruolo e scarica ogni responsabilità su tutto. I tema di contagi sulle famiglie e sui presidi, privi di aiuti per gli acquisti dei termoscanner e di indicazioni precise sulla ripartenza, mentre neppure i famosi banchi arriveranno per tempo. Le scuole rischiano di non riaprire, questo sarebbe un segnale pessimo per la ripartenza del Paese”. Lo afferma in una nota il deputato Sasso.

Sileri: la scuola? Forse dovrà richiudere

D’altra parte la nostra tesi è confermata da un personaggio autorevole. “E’ prematuro dire oggi: la scuola richiuderà. E’ possibile che venga messa in quarantena una classe a secondo dei contatti. Come è possibile che venga chiusa una scuola se ci sono più ragazzi contagiati di classi diverse”. Lo ha spiegato il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri. Per quanto riguarda la gestione dei casi, per Sileri “è molto semplice. Dove c’è una classe con un positivo, bisogna vedere se si tratta di un ragazzo o di un docente. Se il docente ha fatto lezioni in altre classi vi è un rischio e, per prudenza, anche le altre classi dovranno essere verificate. Si vedrà, quindi, il numero di positivi all’interno di quell’istituto o quella classe. E si procederà attraverso la Asl di riferimento e del medico competente”. In base a tutti questi elementi, “si deciderà il da farsi”.

Domani la Conferenza delle regioni

Comunque domani, a quanto si apprende, si terrà una Conferenza delle Regioni, dove i governatori si confronteranno tra l’altro sul documento dell’Iss, in vista della riapertura della scuola, sulla gestione dei casi e focolai di Covid, all’indomani del vertice di oggi con il governo. Come trapela dall’incontro, infatti, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha proposto ai presidenti di Regione e agli enti locali di adottare formalmente in Conferenza Unificata il documento Iss, con eventuali integrazioni o suggerimenti operativi per le attività delle Asl sui territori. Le Regioni hanno anche posto il tema degli organici e del trasporto pubblico locale per chiarire i limiti delle capienze.