Non illudeteci sulle scuole di Roma. Rischio farsa per la riapertura

Scuole roma

Non illudete le famiglie scuole di Roma e non solo. Basta con le promesse. Se si corre per riaprirle il 7 gennaio si rischia di fare il solito guaio delle date simboliche per poi richiudere tutto.

Si erano incaponiti, Giuseppe Conte e Lucia Azzolina, per il rientro dopo le vacanze estive il 14 settembre. Si è visto come è finita con l’impennata dei contagi e la seconda ondata.

A Roma scuole sempre a rischio

Poi, hanno tentato una riapertura breve, il 14 dicembre, e hanno dovuto fare marcia indietro. Adesso promettono il 7 gennaio senza alcuna certezza di poter riaprire effettivamente i battenti e contemporaneamente non provocare danni.

Sia Conte che la Azzolina, nel silenzio colpevole di Zingaretti e Raggi che non vogliono disturbare il manovratore, rischiano di inguaiare seriamente Roma, oltre che il resto d’Italia, per la smania di riaprire le scuole senza garantire condizioni di sicurezza per alunni, insegnanti e personale on docente.

Che succede con i trasporti, che a Roma stanno già a pezzi per conto loro? Concretamente quanti quattrini ci sono a disposizione per immettere il trasporto privato nella disponibilità dei nostri figli? E l’aerazione delle classi chi la garantirà, posto che non si potrà certo fare lezione con le finestre spalancate? E sugli orari di ingresso, siamo davvero nella condizione di poter scaglionare l’inizio delle lezioni?

Ecco, noi speriamo che sia cessato il tempo della propaganda e che almeno per le scuole di Roma gli amministratori locali siano in grado di sopperire ai pasticci di un governo che non sa più come danneggiare le nostre vite pure durante le festività natalizie.

Non ci si capisce più niente

Ci ha colpito una dichiarazione della presidente dei medici di medicina generale, Maria Corongiu, che ha detto: ““Riaprire le scuole il 7 gennaio con questa circolazione del virus significa che il 21 o il 30 gennaio saremo costretti a richiuderle- ha aggiunto Corongiu– Mi chiedo: vale la pena ragionare afisarmonica? Quando l’Italia è andata in lockdown abbiamo abbattuto nettamente il contagio, campando di rendita fino ad agosto”.

Il governo poteva pensarci prima, ma era troppo preso nel dire che si imponevano sacrifici a settembre ottobre e novembre per farci fare il Natale in pace. Era troppo impegnato nell’elargizione del bonus vacanze, salvo rimproverarci per essere andati in ferie. Si incensava per gli sconti in negozio ma ci bacchettava per aver fatto acquisti.

Non ne possiamo più di questi pasticcioni. Salvino almeno le scuole della nostra città (e quelle delle altre).