Sdraiarsi in spiaggia senza dolore: i consigli dell’esperto per evitare posture sbagliate

Con l’estate tornano le giornate al mare, i viaggi e la voglia di rimettersi in forma. Ma anche le posture scorrette e i movimenti sbagliati, se trascurati, possono trasformarsi in mal di schiena persistente, soprattutto in un periodo in cui si cambia stile di vita, abitudini e supporti fisici. Il corpo non ha bisogno di allenamenti estenuanti o di esercizi improvvisati. Secondo l’osteopata Andrea Foriglio, bastano tre gesti quotidiani ben eseguiti per iniziare a prevenire fastidi alla schiena: mobilizzare la colonna vertebrale, rafforzare il core (la zona centrale del corpo) e aprire le spalle. Non serve attrezzatura particolare: 15 minuti al giorno, eseguiti con regolarità, possono migliorare postura, respiro e percezione corporea.
La vera differenza, sottolinea l’esperto, la fa la costanza, non la quantità. Il corpo ha una sua memoria e tende a reagire male agli eccessi dopo lunghi periodi di inattività o immobilità. Anche un gesto comune come trasportare valigie, restare sdraiati per ore sotto il sole o camminare su superfici irregolari può generare dolori se eseguito con un assetto corporeo sbagliato.

Spiaggia, lettini e movimenti sbagliati
Tra sabbia, asciugamani e sdraio, le situazioni che mettono a dura prova la schiena non mancano. Il rischio maggiore deriva dalla staticità prolungata in posizioni poco ergonomiche: un lettino troppo rigido o un cuscino sbagliato possono creare tensioni su cervicale e zona lombare. Il consiglio è semplice: variare posizione ogni 30 minuti, respirare profondamente e prestare attenzione a come ci si muove, anche in vacanza.
Anche la passeggiata sul bagnasciuga, se affrontata con una postura scorretta, può scatenare fastidi già presenti in forma latente. Il punto non è evitare il movimento, ma rendere ogni movimento consapevole.
Prevenzione e consapevolezza
Il mal di schiena non va in ferie, e colpisce in modo trasversale uomini, donne e giovani. Dopo i 40 anni le donne tendono a soffrirne di più, spesso per motivi ormonali e strutturali. Gli uomini, al contrario, sottovalutano i segnali del corpo, accumulano carichi eccessivi e ignorano sintomi evidenti. I più giovani, infine, restano a lungo seduti davanti a schermi, già colpiti da vizi posturali cronici.
Educare fin da subito alla cura della propria postura è uno degli obiettivi principali di Foriglio, che ha avviato anche attività nelle scuole. Un’azione preventiva che punta a far comprendere come la salute della schiena si costruisca nel tempo, un piccolo gesto alla volta.
Alimentazione e idratazione
Spesso trascurato, il legame tra alimentazione e postura è più stretto di quanto si pensi. Un’alimentazione sbilanciata, ricca di zuccheri e sodio, favorisce gonfiore addominale, che altera l’assetto del bacino e costringe la colonna vertebrale a compensare, generando tensioni e dolori. Bere poco, poi, accentua le rigidità muscolari.
Non si tratta di seguire diete rigide, ma di mangiare con equilibrio, prediligendo cibi leggeri e mantenendo una buona idratazione. Anche questo contribuisce a mantenere il corpo in equilibrio e a prevenire disturbi posturali.
Il lavoro divulgativo di Andrea Foriglio
Per chi cerca un percorso strutturato, è disponibile online il videocorso “Schiena Felice in 21 giorni”, che propone esercizi semplici per migliorare la mobilità, la postura e la respirazione. Il programma si basa su esperienze cliniche maturate in ambito europeo.
A settembre è inoltre prevista l’uscita del nuovo libro di Foriglio, al momento non ancora reso pubblico nei dettagli. È probabile che affronti nuovamente tematiche legate a mal di schiena e disturbi cervicali, proseguendo il lavoro di divulgazione già intrapreso negli ultimi anni.