Se Roma vi fa schifo il sindaco non fa per voi

Lega roma

Espressioni antiche si sentono su Roma e forse non è affatto vero che la Lega punti sulla Capitale. Ogni due per tre partono strali contro Roma, come una volta. Lo capiscono persino i poveretti come noi che ce l’hanno col governo, ma per chi vive e ama la città è comunque fastidioso questo ritorno alle origini secessioniste. “Via da Roma”, dicevano, e vorrebbero amministrarla con la stessa cantilena di allora?

Perché comincia a essere monotono il ritornello contro quelli di Roma, i soldi da Roma, le mascherine da Roma. Ma siete proprio sicuri di poter usare questa terminologia datata? Poi ve ne pentirete come per Napoli?

Su Roma la Lega si pentirà come per Napoli?

Ieri una personalità che pure ha la nostra stima come Attilio Fontana ha ripetuto la storiella delle “briciole” da Roma. Non se può più. E siccome lo sentiamo dire anche da altri – Salvini incluso – è bene che ci si intenda: se volete tornare al tempo di Roma ladrona, girate al largo dalla Capitale, perché si rischia pan per focaccia.

E vorremmo sentire dagli uomini e dalle donne della Lega che hanno una storia politica anche nella destra di Roma la loro voce contro chi continua a giocare con le parole per vellicare gli istinti paragrillini e piuttosto infantili – se non neosecessionisti – di chi non si rende conto di quanto ci offendano simili espressioni.

Rispetto per Roma. Perché non ci sarebbero alleanze che tengano a poter giustificare frasi rivoltanti. Non vogliamo parlare di “quelli di Milano” solo per il dolore che proviamo nella tragedia che è cominciata – per l’Italia – proprio al nord. E siamo orgogliosi di quel personale medico e infermieristico volontario che è partito esattamente da Roma più che altrove alla volta delle città più colpite dal coronavirus.

Ha detto giustamente Fabio Rampelli: “Roma e i romani non rappresentano Palazzo Chigi, né tantomeno questo Governo, ne sono semmai le prime vittime. Roma è stata più volte umiliata da questo governo, non vedendo riconosciuti né i poteri speciali né risorse proporzionate a quelle delle altre capitali europee. Le sono state concesse, e di rado, solo ‘briciole’…per dirla alla Fontana”.

Non sprechino bla-bla per giustificare un linguaggio comodo per l’estremismo nordaiolo. Tutto questo vanifica agli occhi di molti il tentativo di rendere nazionale il movimento leghista, con una svolta che molti avevano e hanno apprezzato. Ma una Nazione riconosce e rispetta la sua Capitale, non la indica come nemica.

Fatevi una bella riunione, decidete una volta per tutte che cosa avete ancora da dire contro Roma e poi ne riparliamo. Resterà comunque una nobile scelta la vostra rinuncia alla poltrona più importante del Campidoglio.