Sede dem di via dei Giubbonari, dai debiti dei compagni al museo della Resistenza

La sede storica di via dei Giubbonari era stata chiusa nel 2016. Quando i Dem erano stati costretti a a fare le valigie con un passivo molto pesante. Quasi 170 mila euro di morosità, nonostante un canone di affitto modestissimo. Pari a circa 180 euro al mese. Secondo quanto riporta il giornalista Fernando Magliaro sulle colonne del Tempo. Ma adesso la storia potrebbe tornare indietro, non di quattro anni però. Ma di ben 75, visto che parliamo della Resistenza. Perché sembra che la sindaca Raggi proprio qui voglia realizzare un museo. Destinato a far conoscere le gesta dei partigiani, magari usando insieme vecchi filmati e nuove tecnologie. Come la realtà virtuale. Si tratterebbe della seconda decisione in questa direzione da parte della sindaca nel giro di pochi giorni. Dopo la scelta di cambiare il nome della futura stazione della metro C da Amba Aradam a Giorgio Marincola. Il partigiano nero italo somalo.

In questo caso però bisogna anche fare i conti con i debiti pregressi. Come abbiamo detto non irrilevanti. Che sicuramente non potrebbero essere pagati con denaro pubblico. Essendo quella di via dei Giubbonari una sede locata ad un partito politico. Che è a tutti gli effetti una associazione privata. E allora la mozione comunale è stata prontamente modificata. Per realizzare comunque lo steso obiettivo. Al quale evidentemente negli ultimi sei mesi di mandato la prima cittadina tiene tantissimo.

Via dei Giubbonari museo della Resistenza? De Priamo (FDI), allora dedichiamo Colle Oppio agli esuli Istriani 

L’idea di realizzare a via dei Giubbonari un museo dedicato alle gesta della Resistenza a Roma ha suscitato subito moltissime polemiche. In primo luogo perché da qui i dem sono stati sfrattati per morosità appena quattro anni fa, nel 2016. E questo sembra un po’ un modo per far rientrare dalla finestra chi è stato cacciato dalla porta. E poi per il contenuto della mozione che in una prima fase doveva essere sottoposta al Consiglio comunale. Che avrebbe previsto l’assegnazione diretta degli spazi all’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani d’Italia. A presentare il documento è stato il consigliere del M5S Roberto Allegretti, che dell’Anpi è anche membro. Ma la trattativa privata ha accesso subito la miccia delle opposizioni. E in particolare di Fratelli d’Italia. Perché da poco la Raggi ha sfrattato la destra dalla storica sede di Colle Oppio. Così sembra che ancora una volta si stia adottando il principio del doppio peso e della doppia misura. Tanto che contro la mozione si è scagliato il capogruppo del partito di Giorgia Meloni in Campidoglio. Allora dedichiamo Colle Oppio alla memoria degli esuli Istriani, ha dichiarato De Priamo. E ovviamente ancora nessuno ha risposto.

L’esempio di piazza Almirante e Berlinguer a Terracina. Ma a Roma la memoria condivisa è ancora utopia 

La memoria condivisa a Roma è  ancora utopia. E la mozione presentata per assegnare all’Anpi la ex sede del PCI di via dei Giubbonari sembra esserne prova ulteriore. Perché l’amministrazione a cinque stelle toglie la targa all’edificio occupato da CasaPound e sfratta i militanti di Fratelli d’Italia dalla sede storica di Colle Oppio. Ma poi non esita ad assegnare ai pronipoti dei partigiani spazi sui quali gravano anche debiti ingenti. E con un canone che era inferiore ai 200 euro al mese, è tutto dire. Certo, adesso con la mediazione del consigliere PD Pelonzi l’atto di consiglio è stato un po’ modificato. E al posto della assegnazione diretta si parla di un bando di gara. Ma l’oggetto rimane lo stesso, un museo della Resistenza a Roma. E allora è facile immaginare a chi andranno i locali. Così come sarà interessante sapere se ai nuovi assegnatari verrà anche imposto di pagare i vecchi debiti. Peccato non aver preso esempio da quanto sta avvenendo in questi giorni in un altro comune del Lazio, Terracina. Dove invece l’amministrazione di centrodestra ha proposto di intitolare una piazza ad Almirante e Berlinguer. Contemporaneamente, con i nomi scritti sulla stessa targa. Ma evidentemente per la sinistra e i 5Stelle la pacificazione nazionale riguarda sempre una sola parte. E anche questa ultima scelta della Raggi, sembra ulteriormente dimostrarlo.

https://www.iltempo.it/roma-capitale/2020/08/02/news/roma-via-dei-giubbonari-sede-storica-pd-m5s-virginia-raggi-mozione-dem-immobile-24066549/