Selvaggia Lucarelli fa saltare la partita in memoria di Vialli. L’organizzatore: “L’ho denunciata”

Selvaggia Lucarelli

È stato rinviato l’evento sportivo a scopo benefico ‘The legend Vialli’ in programma il 10 settembre allo Stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria. Lo rende noto l’organizzatore Alessandro Arena, motivando la decisione con “l’infuriare della polemica sui social e su tanti canali d’informazione”.

Lo stesso Arena si impegna “in brevissimo tempo a riorganizzare l’evento ad altra data che ne consenta il godimento di esso in una atmosfera serena e priva di qualsiasi dubbio sulla mia persona e sulla fondazione di cui sono il legale rappresentante”. Tra le polemiche che hanno travolto l’evento c’è quella legata ad un post su Facebook di Selvaggia Lucarelli, che ha sollevato dubbi sulla bontà dell’iniziativa. “Per quanto riguarda i chiarimenti sul post della Lucarelli, come già ho preannunciato, ho dovuto trovare il tempo, tra i mille impegni concitati per l’organizzazione dell’evento al Granillo – ha detto Arena in un comunicato – di recarmi presso le competenti autorità di polizia per depositare denuncia di querela e tutto ciò senza timore di smentite, essendo l’attività da me svolta non solo non lesiva del nome di Vialli, ma assolutamente trasparente e svolta secondo i canoni di legge”.

“La signora Lucarelli, a tre giorni dall’evento, ci ha accusato senza motivo di essere poco trasparenti”, ha dichiarato a LaPresse Arena. Ho già sporto querela contro la giornalista “ritenendo le sue frasi non veritiere, offensive, tendenziose, diffamatorie e lesive dell’immagine della sua Associazione, creando, altresì, un danno al buon esito della partita”. Inoltre l’organizzatore ribadisce che “non è affatto vero che i calciatori, artisti e cantanti percepiranno un compenso di 150 mila euro. È tutto infondato”. Arena ha poi spiegato che la raccolta fondi “sarà destinata all’aiuto a favore dei bambini autistici”.

Sul comunicato della famiglia Vialli che nega ogni autorizzazione all’uso del nome dell’ex calciatore, scomparso nei mesi scorsi dopo una lunga malattia, Arena replica sostenendo che “noi non vogliamo affatto ledere l’immagine di Gianluca e in base alla legge non dobbiamo chiedere alcuna autorizzazione. Non a caso stasera c’è un evento organizzato anche dal Chelsea, a Londra, in cui non è stata coinvolta la famiglia”.