Senzatetto morto a San Pietro: perché aveva meno diritti dei “profughi”?

Perché i senzatetto a Roma debbono avere meno diritti dei profughi? Interessante domanda, posta da un sindacato di polizia. “I più deboli, i più fragili, dovrebbero essere sempre all’attenzione dei servizi sociali dei Comuni. Ma appare chiaro che non sempre è così o non è affatto così. Gli ultimi non hanno voce, danno persino fastidio a certi benpensanti”. Così il segretario generale del Libero Sindacato di Polizia (Lisipo) Antonio de Lieto a proposito del senzatetto trovato senza vita a Roma, in piazza San Pietro, forse morto di ipotermia. L’ennesima vittima tra chi vive in strada dall’inizio dell’inverno.
Senzatetto, che fanno sindaco e prefetto?
“Purtroppo – ha aggiunto il sindacalista – fatti come questi accadono frequentemente. E c’è da chiedersi: cosa ha fatto il Sindaco e, perché no, cosa ha fatto il Prefetto? Di fronte a questa ondata di freddo, cosa ha fatto il Comune per i senzatetto, cosa hanno fatto le Istituzioni, per questo essere umano?”. “Molte volte chi ha più bisogno, è però il meno capace a chiedere aiuto. Ma devono essere le Istituzioni, in primo luogo il Comune, attraverso i suoi servizi sociali, ad avvicinare i tanti in condizioni di disagio estremo. Costoro cercano solo di sopravvivere, dormendo sopra una panchina o in altro angolo della città. Si garantisce alla massa di migranti e profughi l’essenziale per il pagamento di servizi destinati a questi ospiti.

Il governo estenda agli italiani i diritti dei “profughi”
Benissimo. Ma per i tanti clochard, troppe volte, senza volto e senza nome, non c’è nulla, né la paghetta giornaliera, né un tetto sulla testa, né la scheda telefonica ecc… C’è da chiedersi: è giusto tutto questo? Il Lisipo – ha concluso de Lieto – chiede al Governo Conte, di estendere agli Italiani, in condizioni di estremo disagio, lo stesso trattamento riservato ai profughi. E’ ingiusto, indegno, di un Paese civile, che un essere umano possa morire per ‘povertà’. E’ necessario agire ed agire subito”.