“Sergente Longo, presente!”: restituita, 80 anni dopo, la piastrina di uno dei caduti in Russia

sergente Longo

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è intervenuto questa mattina alla cerimonia di riconsegna della piastrina di riconoscimento del sergente italiano Ruggero Longo, disperso in Russia durante la Seconda guerra mondiale, al pronipote del militare, Paolo Vartolo.

La storia, che si è conclusa questa mattina nella Sala delle Bandiere del Campidoglio, era iniziata nel 2009, quando un abitante della citta di Miciurinsk, a sud est di Mosca, consegnò alcune piastrine di riconoscimento di nostri soldati all’alpino Antonio Respighi di Milano.

L’incredibile storia della piastrina del sergente Longo

In quella località russa infatti, tra il 1941 e il 1945, c’era un campo di prigionia per militari internazionali con fosse comuni in cui morirono oltre quattromila soldati italiani. Respighi è riuscito a riconsegnare oltre 300 piastrine. Per ricostruire la storia di oggi è intervenuta però anche una discendente di un altro caduto, Ilaria Quaglieri, e grazie al lavoro degli uffici anagrafici comunali si è riusciti a ricostruire la discendenza del sergente Longo, romano, nato nel ’21 e morto nel ’42 che faceva parte della nona divisione di fanteria autotrasportabile dell’ottavo reggimento ‘Roma‘, fino a raggiungere il pronipote del militare, Vartolo che della vicenda dell’avo non sapeva nulla ed è rimasto sorpreso ed emozionato dalla storia.

Nelle sue mani è stata consegnata la piastrina numero 40957. Alla cerimonia erano presenti alcuni alti ufficiali dell’esercito, tra cui il comandante dell’ottavo reggimento Valerio Lancia che ha donato al sindaco e al discendente del sergente lo stemma araldico del reggimento.