Serrande abbassate, bottigliate e fumogeni al corteo degli anarchici a Roma. Tornano i sabato degli anni ’70?

anarchici piazza vittorio

Un gruppo di alcune decine di manifestanti del corteo in solidarietà con Alfredo Cospito incappucciati e vestiti di nero hanno lanciato qualche bottiglia e fumogeni contro i blindati delle forze dell’ordine messi a protezione di una concessionaria della Fiat in via di Porta Maggiore. I manifestanti hanno proseguito seguendo il corteo.

Serrande abbassate lungo il percorso del corteo degli anarchici a Roma in solidarietà con Alfredo Cospito e contro 41 bis ed ergastolo ostativo. Molti negozi dell’Esquilino sono stati chiusi per paura di danneggiamenti. Al momento i manifestanti stanno percorrendo via Principe Eugenio. Al grido di “Fuori tutti e tutte dal 41 bis” è partito il corteo di studenti, collettivi universitari, Cambiare rotta, Osa e anarchici in solidarietà con Alfredo Cospito, in sciopero della fame da 108 giorni, e contro 41 bis ed ergastolo ostativo. I manifestanti in testa hanno acceso un fumogeno colorato. Tutta la zona è presidiata dalle forze dell’ordine con blindati a tutti gli angoli di piazza Vittorio e nelle vie limitrofe. L’intenzione annunciata dai manifestanti è di raggiungere la zona di Roma Est e quindi dirigersi verso il Pigneto.

Bandiere rosse con le bandiere nere degli anarchici

Molte bandiere rosse ma anche le bandiere nere degli anarchici originali. Impressionante il dispositivo di sicurezza. I manifestanti non sono moltissimi ma pur sempre qualche centinaio. Sugli striscioni in testa al corteo si legge: “Al fianco di Alfredo contro 41 bis ed ergastolo ostativo” e “Lo stato tortura”. Ai cancelli dei giardini sono stati affissi alcuni striscioni con su scritto “Lo Stato tortura, contro 41 bis ed ergastolo”, “Contro padroni e Stato di polizia, solidarietà con chi si ribella” e “Il carcere uccide”. Manifestazioni di protesta sono in corso in tutta Italia e in particolare a Milano. Cospito, primo anarchico al 41 bis, era detenuto da oltre 10 anni al Bancali di Sassari ed è stato trasferito nei giorni scorsi al carcere Opera di Milano per le sue precarie condizioni di salute.

 

Cartelloni minacciosi contro lo “Stato assassino” e i “giornalisti sciacalli”

A Roma spuntano cartelloni contro “lo Stato assassino” ma anche contro i giornalisti. Sul furgone, da cui si susseguono gli interventi dei manifestanti durante il corteo, campeggia un cartellone che ricorda le stragi di piazza Fontana, di Brescia, dell’Italicus, di piazza Bologna, del Rapido 904 e dei migranti nel Mediterraneo e aggiunge: “Stragista è lo Stato”. A fianco un cartello con la scritta “Giornalisti sciacalli”. “La feroce repressione che si sta abbattendo su Alfredo è un avvertimento a tutte/i le/i sfruttate/i. La criminalizzazione che sta colpendo coloro che si battono per e al fianco di Alfredo fa parte di quella strategia di creazione del nemico interno che in maniera sempre più evidente si dimostra essere vero e proprio paradigma di governo. Lo si sottolinea nel volantino firmato ‘No green pass Roma’.